WordPress: cosa controllare prima di andare online – 3

Programmare la pubblicazione di tutte le bozze WordPress

Social network, immagini, video, form. Nella prima e nella seconda puntata di questo breve ciclo abbiamo toccato più o meno tutti gli elementi di un sito WordPress che, almeno una volta, andrebbero ricontrollati prima di approdare ufficialmente online.

Come avete potuto modo di intuire dal sottotitolo del post odierno, presenteremo gli ultimi tre punti della lista. Buona lettura.

9) Monitorare i risultati del sito

La soluzione più semplice una piattaforma di raccolta ed analisi dei dati, tra le più note figura naturalmente Google Analytics. Come buona parte dei lettori saprà, le statistiche ed i report consultabili sono essenziali per valutare lo stato di salute del vostro portale: quali sono le pagine più visitate?In quale momento della giornata è registrato il maggior numero di sessioni?

Il sito riceve più visite da dispositivi mobile o pc desktop? Attenzione: l’integrazione in Analytics va effettuata prima del lancio del sito in modo che possiate monitorare fin da subito l’andamento del portale.

10) SEO

L’incremento del traffico di visitatori passa anche per l’ottimizzazione SEO di un portale, fattore che influisce sul posizionamento nei motori di ricerca. Nel caso abbiate perso il recente ciclo in sei puntate dedicato alle principali penalizzazioni Google, trovate tutto qui.

Per quanto riguarda invece la produzione di contenuti, tra i plugin più noti ed apprezzati figura WordPress SEO by Yoast: dalle parole chiave alla metadescrizioni di ciascun post/articolo, avrete una sintetica ma utile analisi sull’ottimizzazione SEO della pagina che state per pubblicare.

11) Performance

Le “prestazioni” sono una delle principali preoccupazioni dello sviluppatore fin dalle prime fasi di progettazione del portale. Per comprendere la complessità della materia è bene ricordare che user experience e performance sono legate a doppio filo tra loro e vanno ad abbracciare vari elementi del portale come l’interfaccia, le foto, i video etc.

Tempi di caricamento eccessivamente lunghi portano inevitabilmente all’abbandono della pagina da parte dell’utenza (la cui pazienza è quantificabile nell’ordine dei secondi). Ricorrere al test gratuito messo a disposizione da Google (PageSpeed) potrebbe essere uno dei primi semplici accorgimenti da effettuare.

Esistono anche appositi servizi come i CDN (Content Delivery Network) in grado di velocizzare (lato utente) il caricamento degli elementi statici e dinamici del vostro sito.