La frequenza di rimbalzo (bounce rate) è un indicatore importante perchè indica la percentuale di utenti che, giunti su una qualsiasi pagina di un sito, lo abbandonano senza procedere alla visualizzazione di altre pagine interne. Bisogna tuttavia ricordare che esistono due scuole di pensiero a riguardo: la prima sostiene che un utente soddisfatto dai contenuti appena letti non necessiti di prolungare la propria visita; la seconda considera l’abbandono come segnale di scarso interesse del visitatore e/o di bassa qualità dei contenuti offerti – abbiamo parlato in passato di una soluzione alternativa di misurazione interpretabile con più facilità.
Nella puntata di oggi elencheremo una serie di consigli utili a scongiurare, indipendentemente dalla scuola di pensiero presa in considerazione, l’abbandono del portale da parte degli utenti. Buona lettura.
Velocità di caricamento delle pagine
Fattore di ranking tra i più noti, anche per via del suo inserimento nell’algoritmo Google, ma che è sempre bene ricordare. Gli internauti, confermano numerosi studi, hanno scarsa propensione all’attesa ed “esigono” il caricamento di una qualsiasi pagina entro pochi secondi (2 secondi nel 47% dei casi). Prolungare ulteriormente il caricamento, anche di un solo secondo, porta all’immediato abbandono del sito (40% dei casi in seguito ad un’attesa superiore ai 3 secondi) e/o ad un calo dei tassi di conversione pari al 7%. Gli accorgimenti per velocizzare il caricamento delle pagine sono innumerevoli ma in ambito WordPress si possono ottenere già importanti risultati ottimizzando ad esempio le dimensioni delle immagini, adoperando sistemi avanzati di caching ed appoggiandosi a servizi CDN (Content Delivery Network).
Qualità dei contenuti
Come detto anche in apertura, i contenuti di scarsa qualità e quindi poco interessanti portano all’abbandono della pagina da parte del visitatore. Il motto “content is the king” spiega in poche parole l’importanza del materiale pubblicato online.
Evitare giri di parole e contenuti troppo lunghi
Gli utenti si aspettano di trovare immediatamente le informazioni di cui necessitano senza eccessivi dilungamenti e/o inutili giri di parole. Nel caso in cui si trattino argomenti che richiedano un elevato numero di battute, è consigliato suddividerli in più parti per mantenere alto l’interesse del visitatore – un fiume di parole, anche sotto l’aspetto prettamente “visivo”, può scoraggiare il lettore.
Attenzione ai popup
Tra gli elementi meno apprezzati troviamo anche i popup. Nonostante possano contribuire all’innalzamento dei tassi di iscrizione alle newsletter etc. possono rivelarsi dannosi per il sito: numerosi utenti utilizzano apposite estensioni per bloccare i popup e, nel caso in cui si presenti un elemento in grado di bypassarli, lo chiudono immediatamente abbandonando il sito. Meglio affidarsi a widget e call to action per ridurre al minimo i rischi di abbandono ma nel caso non vogliate rinunciarvi ecco un nostro precedente approfondimento.
Curare la versione mobile del sito
Mobile è uno degli imperativi del momento, ed è stata anche la stessa Google a ricordarcelo più volte. La navigazione da dispositivi portatili (tablet e smartphone) deve essere ottimale se si vuole restare tra le prime pagine della SERP e non perdere prezioso traffico. WordPress 4.5, a questo proposito, ha introdotto utili bottoni per visualizzare l’anteprima “mobile” del portale e valutarne eventuali difetti da correggere.
Appuntamento a domenica con altri quattro consigli.