Nella puntata precedente abbiamo spiegato brevemente cosa sia la frequenza di rimbalzo (bounce rate) e quali siano le principali scuole di interpretazione del valore in questione. Senza dilungarci in ulteriori discussioni legate all’ottimizzazione SEO, abbiamo infine elencato i primi cinque consigli di una lista che ha l’obiettivo di evitare l’abbandono del sito da parte dei visitatori, evento in base al quale è calcolata appunto la “percentuale di rimbalzo”. Di seguito vi presentiamo gli altri quattro consigli dell’elenco che vanno a completare la nostra breve guida in due puntate. Buona consultazione.
Apertura di link esterni in una nuova tab
La stesura di un qualsiasi contenuto prevede anche l’impiego di link interni ed esterni alla pagina. In particolare modo per questi ultimi è consigliata l’apertura in una nuova finestra (tab), in modo che l’utente non abbandoni il sito in favore di quello appena linkato. WordPress consente di spuntare l’opzione “aprire un link in una nuova scheda/finestra” direttamente dal box che si apre in fase di creazione di un link.
Design ed user experience
Altri due aspetti cruciali in grado di allontanare rapidamente l’utente dal portale. Abbiamo avuto modo di parlare più volte su Internet Post di web design ed user experience, vi consigliamo di effettuare una ricerca sul nostro blog o cliccare direttamente sulle due voci appena citate – vi porteranno direttamente ai risultati della ricerca.
Link interni e post correlati
Riallacciandoci a quanto detto sui link esterni in WordPress, per incentivare l’esplorazione del portale da parte dell’utente è bene linkare uno o più news/articoli interni al sito. I collegamenti tra il contenuto visualizzato e le altre pagine devono essere naturalmente pertinenti all’argomento principale e non inseriti forzatamente.
Attenzione alla pubblicità
Gli ads (banner/inserzioni pubblcitarie) sono poco apprezzati dagli utenti che cercano di bloccarli in ogni modo – come accade anche con i popup del resto. Il successo di estensioni per browser come adblocker conferma ulteriormente questo “sentimento comune”. Nel caso in cui non si volglia rinunciare ad un minimo di entrate pubblicitarie, è opportuno optare sui text ads (ads che vengono visualizzati nella SERP, i risultati di una qualsiasi ricerca effettuata online)