Lo scorso 14 luglio Microsoft ha ufficialmente interrotto il supporto al sistema operativo Windows Server 2003 lasciando a privati, provider, aziende il compito (non sempre facile) di provvedere alla migrazione verso i più recenti Windows Server 2008 e 2012 R2 (operazione effettuata anche da Hosting Solutions).
Secondo le ultime stime ci sono circa 3 milioni di server che si appoggiano ancora a Windows Server 2003 per la memorizzazione di dati (sensibili o meno), delle copie di backup etc. A quali rischi vanno incontro gli utilizzari del vecchio OS?
E’ quello che cercheremo di spiegare nel post odierno. Nella seconda ed ultima puntata elencheremo invece una serie di utili consigli per tutti coloro che, per scelta o per cause di forza maggiore, non vogliono/possono effettuare la migrazione.
Windows Server 2003, quali rischi per gli utenti?
- Problematiche varie con il software. Buona parte dei programmi disponibili (ma anche driver etc) sono pensati e studiati per ambienti di lavoro a 64bit. Windows Server 2003, essendo fermo al precedente standard a 32bit, incontrerà ad esempio sempre più difficoltà nell’eseguire correttamente o avviare gli applicativi più recenti.
- Costi di mantenimento della piattaforma. Problema che va ad incidere in particolar modo sul budget di piccole e medie imprese. Essendo i vari controlli di sicurezza a carico dell’utente, il mantenimento di una piattaforma obsoleta può arrivare a costare annualmente migliaia di euro (per singola istanza si stimano costi prossimi ai 500€ – ogni 12 mesi).
- Malfunzionamenti e/o guasti dell’hardware. Non si tratta in realtà di una problematica correlata all’OS quanto al modus operandi delle aziende stesse, ovvero l’aggiornamento dei componenti in occasione di un passaggio a piattaforme più recenti. Essendo ormai trascorsi diversi anni dal lancio di Windows Server 2003, l’hardware in uso potrebbe aver ormai superato il quantitativo di ore in funzionamento ottimale garantite- malfunzionamenti e guasti potrebbero quindi verificarsi in ogni momento.
- Problemi con i pagamenti online. La fine del supporto significa per Windows Server 2003 il non essere più in regola con lo standard PCI (Payment Card Industry Data Security Standard) che si occupa di gestire le informazioni scambiate durante le procedure di pagamento online. Questo potrebbe costituire un grave problema per qualsiasi attività di e-commerce e non solo.
Per questa prima puntata è tutto. Come anticipato in apertura, il prossimo post del ciclo elencherà una serie di utili consigli destinati a coloro che hanno comunque scelto di prolungare l’utilizzo di Windows Server 2003.