Windows 10 è arrivato sul mercato la scorsa estate ottenendo una buona accoglienza da parte dei siti specializzati e dell’utenza che ha scelto di premiare l’ultima release dell’OS Microsoft con un elevato numero di installazioni. L’abbandono delle colorate mattonelle a tutto schermo di Windows 8 si è rivelata forse una mossa vincente?
Il titolo del post di oggi potrebbe risultare forse curioso per via dell’accostamento tra la parola “Windows” ed opensource ma così non è, sia perchè la presenza di software non proprietari sull’OS Microsoft è ormai la norma sia perchè la stessa compagnia di Redmond ha notevolmente cambiato il proprio atteggiamento nei confronti dell’ecosistema “open” (dall’apertura della piattaforma cloud Azure ad OS su base Linux all’arrivo sorprendente di SQL Server per questi ultimi, solo per presentare alcuni esempi).
L’editorialista del portale Datamation si è concentrato in ogni caso su una lista di potenzialmente interessanti software opensource utilizzabili su Windows 10 nella routine quotidiana d’ufficio e non solo. Vediamo insieme i primi della lista.
Handbrake. Si tratta di un software destinato alla codifica di file video: ad esempio è possibile convertire un filmato mp4, magari catturarato con il cellulare, in mkv ed ottenere un file conforme agli standard del dispositivo sul quale sarà effettuata la riproduzione. Handbrake è anche in grado di imprimere sottotitoli, aggiungere la suddivisione per capitoli e molto altro.
Filezilla. Popolare client FTP (disponibile anche la versione server) che abbiamo avuto già modo di impiegare in uno dei nostri tutorial dedicati alle soluzioni di Storage OnLine Hosting Solutions. Semplifica notevolmente la vita dell’utente grazie a procedure guidate, drag and drop, modifica rapida dei permessi sui file e molto altro.
Juice. Destinato alla gestione di podcast, quindi risorse audio/video liberamente fruibili dall’utenza in qualsiasi momento. Il software consente di programmare lo scaricamento automatico delle ultime risorse rilasciate dal proprio canale preferito, oltre a mettere a disposizione degli indecisi o curiosi una nutrita selezione di podcast.
VirtualBox OSE è, come suggerisce il nome, un software per la virtualizzazione grazie al quale è possibile, ad esempio, testare sistemi operativi Linux su Windows senza troppi problemi.
Appuntamento alla seconda parte con i rimanenti software opensource della lista.