Il 2019 è l’anno in cui ricorre il trentesimo anniversario dalla nascita del World Wide Web, un progetto che avrebbe rivoluzionato per sempre il mondo dell’informatica e non solo e di cui furono gettate le prime basi nel 1989, quando il giovane Tim Berners-Lee iniziò il suo secondo soggiorno presso il CERN di Ginevra.
Sarebbero dovuti passare altri due anni (il budget a disposizione era molto risicato) prima che l’intuizione di Lee (e del collega Robert Cailliau) prendesse piede: il 6 agosto 1991 è il giorno in cui Tim pubblicò il primo sito web della storia spiegando al mondo il funzionamento del World Wide Web – il tutto era visionabile nell’usegroup alt.hypertext.
Lee rese infine disponibile un’apposita libreria (libWWW, sviluppata insieme all’assistente Jean-François Groff) pensata per consentire ad eventuali interessati di creare da zero il proprio web browser. Da quell’esperienza sarebbero nate decine di prototipi, tra cui anche Mosaic, parente stretto del browser Netscape che avrebbe dominato la scena fino alla fine degli anni ’90.
Il post di oggi offrirà una panoramica di tutti quei progetti dimenticati o addirittura ignoti alla maggior parte dei moderni internauti ma che riuscirono, in certi casi, ad anticipare di alcuni decenni funzionalità irrinunciabili e normali per i contemporanei fruitori della Rete. Buona lettura.
Il browser del CERN (1990)
Software sviluppato da Berners-Lee nel 1990 che offriva curiosamente anche diverse funzionalità da editor, una caratteristica auspicata da Tim ma che non sarebbe poi “sopravvissuta” alla futura evoluzione della Rete.
Il browser era originariamente eseguibile solo sul sistema operativo NeXTStep ma la preziosa collaborazione del collega e matematico Nicola Pellow consentì al software di sbarcare anche su UNIX ed MS-DOS. Ai tempi l’unico sito visitabile era l’elenco telefonico del CERN.
Erwise (1991)
Browser realizzato nel 1991 da quattro studenti finlandesi ma ufficialmente lanciato nel 1992. I pregi di Erwise furono ben evidenziati in una recensione scritta dallo stesso Berners-Lee: supporto a numerose tipologie di font, sottolineatura dei collegamenti ipertestuali (hyperlink) e possibilità di utilizzare il doppio clic per raggiungere le altre pagine, possibilità di gestire molteplici finestre di lavoro.
“Ai tempi”, avrebbe dichiarato anni dopo uno degli ideatori di Erwise, “avremmo potuto raggiungere con poco sforzo un livello di qualità del software paragonabile a Mosaic”; l’impossibilità di reperire fondi nell’immediato, una Finlandia in forte recessione rendeva quasi impossibile attirare degli investitori, scoraggiò il gruppo che abbandonò il progetto.
ViolaWWW (1992)
Browser ideato dallo sviluppatore Pei-Yuan Wei che si ispirò ad HyperCard, un programma visivamente all’avanguardia per l’epoca ma disponibile solo su MAC. L’abilità di Pey fu quella di creare un browser appoggiandosi al linguaggio di programmazione e scripting UNIX da lui stesso ideato, Viola – acronimo di Visually Interactive Object-oriented Language and Application. La funzionalità più avveniristica di ViolaWWW era quella che consentiva d’incorporare script ed applet nelle pagine web , un trend che sarebbe poi esploso verso la fine degli anni ’90 con l’arrivo di Java.
Midas (1991)
Browser grafico progettato dal fisico Tony Johnson per la comunità dei fisici di Stanford. La possibilità di visualizzare i documenti postcript (antenati dei PDF), linguaggio di programmazione in grado di riprodurre senza problemi le formule matematiche impiegate dagli studiosi, fu la carta vincente del browser che incrementò sensibilmente l’utilizzo del Web presso la comunità scientifica.
Samba (1992)
Creato da Nicola Pellow e Robert Cailliau con l’obiettivo di ampliare la fruizione del World Wide Web su MAC (ecosistema al quale era destinato). La gestazione di Samba si rivelò più travagliata del previsto e, dopo mesi di sviluppo, i due ingegneri non riuscirono a sistemare tutti i bug presenti: ciò causò ulteriori ritardi nella tabella di marcia che li obbligò a posticipare la data di rilascio. La release slittò quindi al 1993 andandosi a scontrare con Mosaic (23 gennaio 1993), il “primo della classe” che avrebbe oscurato tutti gli altri competitor e portato alla nascita di Netscape (ottobre 1994), il primo vero browser di successo nella storia del Web.
Mosaic (1993)
È considerato a posteriori come la prima vera “scintilla” che innescò il travolgente sviluppo e successo del Web. Mosaic, dalla cui esperienza sarebbe poi nato Netscape (ottobre 1994), fu il risultato di molteplici e favorevoli fattori: la presenza delle più avanzate macchine UNIX nell’università dell’Illinois, la “nomina” di Marc Andreesen ad assistente del “mago della grafica” Ping Fu (arruolato da Cameron per la realizzazione degli effetti speciali di morphing in Terminator 2), lo sviluppo quasi contemporaneo dei progetti Midas e ViolaWWW.
Mosaic fu commissionato ad Andreseen da Ping Fu che gli propose di creare un’interfaccia grafica per browser (da ricordare anche la partecipazione dell’esperto Unix Eric Bina): pur ispirandosi a Midas e ViolaWWW (Andreesen non sapeva cosa fosse un browser e dopo averli visti all’opera ne rimase impressionato), il nuovo progetto fu in grado di settare nuovi standard qualitativi.
I suoi principali punti di forza erano: la semplicità di installazione e la facilità con cui era possibile individuare e correggere eventuali bug; l’introduzione del tag <IMG>, che consentiva di inserire le immagini nella pagina stessa, senza relegarle a finestre popup come l’originario browser del CERN, rendendola più simile ad una pagina stampata. Il rilascio ufficiale avvenne a fine gennaio.
Lynx e Cello (1993)
I due browser uscirono rispettivamente a marzo e giugno. Lynx, nato da un software per la fruizione interna di informazioni riadattato al Web, fu ideato dallo studente Lou Montulli (università del Kansas) e sarebbe divenuto lo standard per la consultazione di dati su terminali in modalità carattere.
Cello fu invece progettato da Tom Bruce (università Cornell, giurisprudenza) che partì dall’idea di creare un’applicazione web che facilitasse agli avvocati la consultazione di informazioni da terminale. L’accoglienza della nicchia di riferimento fu molto buona ed il browser arrivò a totalizzare per un lungo periodo fino a 500 download giornalieri.
Fonte: 1.