Violazione del GDPR: Ecco i paesi più indisciplinati

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Il rispetto della privacy e la protezione dei dati personali sono da anni fra i temi più dibattuti ed interessanti, con norme a tutela dei cittadini che si sono susseguite nel tempo. Nell’Unione Europea, nel 2018, è entrato in vigore il noto regolamento chiamato GDPR (General Data Protection Regulation), uno strumento che la UE ha adottato per i cittadini di tutti gli stati membri ed efficace per proteggere i dati in tutto il mondo.

Tale norma arriva per esempio a supporto di coloro che avevano sempre avuto i loro dati personali salvati su data center stranieri ubicati negli Stati Uniti, cosa che accade per Google e molte altre aziende note in tutto il mondo. Ad arginare tale fenomeno e molti altri considerati lesivi è arrivato appunto il GDPR, al quale le aziende fanno riferimento per non incorrere in multe.

Proprio parlando di queste sanzioni, è stato diffuso un report che ha preso in considerazione l’ultimo anno misurando la quantità di denaro versata a seguito di violazioni della normativa suddiviso per paese. Iniziamo dicendo che la cifra totale è stata pari a 1,78 miliardi di Euro, cresciuta del 14% rispetto al 2022, vediamo poi in rassegna i paesi considerati più indisciplinati, tenendo presente che per spiegare tali dati sono necessarie delle precisazioni.

Iniziamo per esempio dalla prima in classifica, l’Irlanda, che pur non essendo uno dei principali paesi UE 0spita al suo interno, come noto, i data center dei big players mondiali della tecnologia come Meta e Google. Il totale delle multe comminate al paese britannico è di oltre due miliardi di Euro dall’entrata in vigore del GDPR, ma oltretutto l’Irlanda si è distinta per aver ricevuto la multa più alta di sempre, quella da 1,2 miliardi nei confronti di Meta. Ovviamente il garante irlandese non è stato a guardare, cercando di arginare le decisioni UE ed al momento i giudici sono al lavoro per capire quali siano le giuste interpretazioni della normativa.

Al secondo posto della particolare classifica è arrivato invece il Lussemburgo con un totale di oltre 700 milioni di Euro e questo a causa di una multa per la violazione dei dati personali degli utenti di un portale e-commerce statunitense accaduta nel 2021 ed ancora in fase di appello. Al terzo posto la Francia, con un totale di 546 milioni di Euro mentre la posizione del nostro paese risulta essere la quarta con sanzioni che sono arrivate a ben 145 milioni, una quota molto alta ma lontana dalla top3 che abbiamo visto.

In conclusione viene affrontato il tema del totale giornaliero medio di notifiche per violazioni del GDPR, questo perché nel periodo che va dal gennaio 2023 al gennaio 2024 ci sono stati 335 segnalazioni giornaliere, salite rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, quando erano 328, uno scarto abbastanza ridotto che denota una certa stabilità. I paesi che hanno segnalato più violazioni sono stati Germania, Polonia ed Olanda, mentre il paese con il rapporto più elevato di segnalazioni ogni 100.000 abitanti è stata la Danimarca.

Tra i temi più al centro del dibattito ci sono sicuramente i Social Media e la “novità” dell’Intelligenza Artificiale, per la quale l’Italia sembrerebbe essere il paese con il garante che più si è battuto per evitare violazioni, cosa che s’è vista nel caso legato a ChatGPT nella prima metà del 2023.

 

Fonti: 1, 2