Ubuntu: quali soluzioni per il backup – 2

Ubuntu

Lo scorso fine settimana abbiamo iniziato a parlare di soluzioni per effettuare backup (intere unità, singole partizioni) su Ubuntu, tra le distribuzioni Linux attualmente più popolari.

Nel primo post di questa serie sono stati presentati quindi i tool dd (linea di comando) e Clonezilla (utility con una classica interfaccia e procedure guidate). La puntata di oggi si sofferma invece su soluzioni destinate al backup di cartelle e singoli file. Buona lettura.

Rsync

Rsync backup su Ubuntu

Rsync è un utile strumento per il backup giornaliero di directory e file (vengono salvati anche eventuali impostazioni di accesso al file o permessi etc.): rispetto a dd consente di utilizzare la modalità di backup incrementale (quindi, dopo un iniziale backup completo, sono “salvati” successivamente solo i cambiamenti intercorsi tra un determinato “stato” e l’altro) ed un quantitativo di banda minore per l’esecuzione delle procedure, ottimizzando in particolare il trasferimento di file voluminosi.

In generale rsync è da considerarsi come uno strumento da affiancare a quelli analizzati nella scorsa puntata e che non dovrebbe quindi sostituirsi ad un backup/immagine del disco effettuata con Clonezilla e simili.

Back in Time

Back in time backup Ubuntu

Se l’utilizzo delle funzionalità offerte da rsync su linea di comando vi risulta problematico, Back in Time rappresenta allora la soluzione più comoda per voi. Come è possibile notare anche dallo screen, questo tool offre all’utente una funzionale interfaccia grafica che rende logicamente più intuitive le varie procedure di backup delle directory e degli elementi dell’OS.

La funzione “time machine” consente inoltre di ripristinare una versione precedente dei file/cartelle selezionati. Ancora una volta, essendo uno strumento basato  su rsync, non è consigliabile utilizzarlo per il backup dei file di sistema. Da ricordare infine che è possibile utilizzarlo unitamente ad SSH per il backup remoto dei file su un’altra macchina.

Time Shift

Timeshift backup Ubuntu

Time Shift svolge i medesimi compiti delle due proposte precedenti adottando tuttavia un algoritmo differente da rsync. Un tratto distintivo di Time Shift è la possibilità di includere o meno il bootloader nel backup.

Gli elementi selezionati per il backup sono posizionati in una cartella dell’hard disk principale del sistema, lo strumento risulta quindi inadeguato a fronteggiare situazioni critiche come la rottura di un componente hardware.