Top Heavy è il quarto ed ultimo esponente della categoria “algoritmi” ed alla quale sono state dedicate le prime tre puntate della guida (Panda, Penguin e mobile friendly).
Top Heavy fu lanciato nel gennaio del 2012 in seguito a numerose segnalazioni giunte al quartier generale Google. Ecco un estratto del comunicato ufficiale:
“[Abbiamo ricevuto delle segnalazioni da parte dell’utenza che, dopo aver cliccato su un risultato nel nostro motore di ricerca, ha trovato estremamente difficile l’individuazione dei contenuti richiesti; per questo non si ritengono soddisfatti dell’esperienza offerta dal motore. Piuttosto che effettuare lo scrolling della pagina per evitare i banner pubblicitari (ads), gli utenti vogliono visionare immediatamente i contenuti richiesti]”.
Come avrete intuito, l’algoritmo si occupa di scansionare le pagine web di un sito ed il loro layout: se quest’ultimo presenta un eccessivo numero di banner pubblicitari statici, rendendo ardua l’individuazione del contenuto al visitatore,il portale subirà probabilmente una penalizzazione. Ecco un esempio di layout da evitare:
In base a quanto dichiarato da Google, l’algoritmo è abbastanza tollerante con i webmaster: se sul portale sono infatti presenti solo alcune pagine irregolari, la penalizzazione non verrà applicata. Va inoltre ricordato che la scansione avviene a cadenza irregolare ed in periodi molto distanti l’uno dall’altro – il che riduce ulteriormente le probabilità di essere “sanzionati”.
In generale bisogna tenere a mente che i siti invasi da ads e difficili da consultare portano l’utente ad abbandonare immediatamente il portale – a causa di una scarsa user experience. Relegare i contenuti al fondo della pagina è quindi una pessima idea che può solo danneggiare il traffico giornaliero del portale.
La prossima puntata della guida parlerà delle penalizzazioni appartenenti alla categoria “manuale”, applicate quindi dallo stesso personale incaricato da Google o da recensori di siti vari piuttosto che da algoritmi matematici.