Dallo scorso anno è salito alla ribalta un nuovo tipo di attacco informatico molto subdolo, poiché non crea danni direttamente verificabili come i soliti furti di account effettuati con lo scopo di rubarci denaro.
Questo attacco, teso esclusivamente a spiare la vittima, prende il nome di Stalkerware. Esso consiste nell’installazione di un software malevolo su uno o più device della vittima per poi poter spiare tutti i suoi movimenti, i messaggi, le sue operazioni online, le conversazioni telefoniche eccetera. Si può solo immaginare quanti utilizzi e quanta pericolosità possano derivare da questo tipo di installazioni, fosse soltanto per la grande vastità di ambiti in cui si possono utilizzare. Le motivazioni di chi utilizza uno Stalkerware, infatti, possono essere diverse: potrebbe essere per gelosia, per spiare un concorrente in affari o semplicemente per controllare un dipendente.
Oltre all’enorme danno alla altrui privacy, chiaramente violata al 100%, esiste anche il grossissimo rischio che l’installazione di questi software possa aprire falle nei sistemi che permetterebbero a malintenzionati di altro tipo di entrare sui device delle vittime e a quel punto rubare accessi bancari e quant’altro.
Kaspersky ha distribuito a tal proposito un report che mostra con preoccupazione lo scenario che si sta creando con questo nuovo tipo di malware. Per rendersi conto della vastità del problema, basti pensare che da quando, nello scorso aprile, il noto marchio di sicurezza online ha implementato un sistema che segnala la presenza di programmi-spia, c’è stato un picco nell’incidenza di casi. Da gennaio ad agosto 2019, ad esempio, i casi sono stati 518.223, il 373% in più rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente.
Entrando più in dettaglio, è possibile notare come durante il corso dei primi otto mesi dell’anno corrente si siano intensificate le segnalazioni riguardanti stalkerware, arrivando a superare le 8000 segnalazioni nell’agosto scorso.
Dando un’occhiata anche alla distribuzione geografica dell’utilizzo degli stalkerware, viene fuori come esista un vero mercato globale di questo tipo di programmi.
Il grafico evidenzia come la Russia sia il paese con il più alto tasso di riscontro di Stalkerware, staccando di parecchio l’India ed il Brasile, rispettivamente al secondo e terzo posto. Per quel che riguarda i paesi europei, si nota la presenza di Germania, Italia, Regno Unito e Francia, con tassi bassi ma che destano comunque non poche preoccupazioni.
Facendo una comparazione tra le segnalazioni di Stalkerware rispetto ad altri attacchi informatici come i Trojan Spyware si nota come quest’ultimi siano in netto calo rispetto ai primi.
Per evitare l’installazione di questi programmi su un proprio device è necessario ricordare, ovviamente, che il miglior modo è tenerli protetti con password forti e/o sistemi di sicurezza supplementari mettendo sempre tutto in standby ogni volta che ci allontaniamo. C’è anche da aggiungere che, vista l’evidente crescita di questo tipo di minaccia, sempre più aziende produttrici di sistemi antivirus stanno iniziando a distribuire software in grado di rintracciare e cancellare questi programmi-spia.
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