SPID e PNRR: i prossimi obiettivi di Agid

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Qualche tempo fa abbiamo parlato del superamento della soglia dei 30 milioni di SPID avvenuto a inizio maggio e di come questo strumento stia assumendo una rilevanza sempre maggiore anche in chiave futura. Questo traguardo copre oltre la metà dei cittadini ed è strategico anche per quel che riguarda il PNRR, che aveva dato come obiettivo i 22 milioni di registrazioni entro il giugno del 2022.

I fondi stanziati per lo SPID ammontano a 2 miliardi di Euro oltre ai 350 milioni erogati dal Piano Nazionale Complementare e tra gli obiettivi da raggiungere attualmente c’è quello dei 42,3 milioni di identità digitali e di 6.400 Pubbliche Amministrazioni che erogano servizi digitali. Oltre a questo sarà necessario aumentare i servizi disponibili su app IO, PagoPA come dell’adesione dei vari enti pubblici a queste piattaforme. L’ultimo degli obiettivi fissati è invece quello della semplificazione dei processi di interazione dei cittadini coi servizi offerti dal settore pubblico.

Per quel che riguarda l’aumento dell’utilizzo delle identità digitali, che comprendono lo SPID ma anche la CIE, gli obiettivi sono quelli di migliorare la possibilità di autenticarsi con questi sistemi nelle PA. Anche gli identity provider dovranno comunque aumentare il bouquet di servizi e migliorare quelli esistenti. Per quel che riguarda la Carta d’Identità Elettronica è anche necessario consentire questo tipo di autenticazione in un numero sempre maggiore di portali.

Se entro il 2026 il 70% della popolazione dovrà disporre di servizi per l’identità digitale è altresì importante che si raggiunga l’80% nel 2030. Tutti gli indicatori possono sembrare positivi da questo punto di vista ed il vantaggio acquisito superando di gran lunga gli obiettivi dell’ultimo anno andrà sfruttato a dovere. Questa è anche la direzione di AGID, che infatti di recente ha introdotto alcune nuove possibilità. Tra esse ricordiamo la cosiddetta Convenzione per l’accreditamento dei soggetti aggregatori di servizi privati, un sistema per semplificare l’utilizzo di SPID anche per le aziende private. A marzo inoltre è stata abilitata l’erogazione di SPID ai minori di 18 anni, una possibilità richiesta da tempo anche a causa della pandemia e delle problematiche legate ai green pass. Da questo punto di vista tutte le decisioni vengono prese dagli identity provider, che decidono per ogni caso se rilasciare o meno l’identità digitale. L’ultima novità è del 20 maggio scorso e consiste nella distribuzione gratuita di SPID per i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni, ma anche in questo caso si attendono decisioni in merito da parte degli erogatori del servizio.

L’osservatorio digitale del Politecnico di Milano indica infine alcune aree critiche sulle quali sarà necessario intervenire a loro avviso per migliorare ancora le capacità di SPID e CIE. Tra di esse sono presenti consigli come il miglioramento della UX per chi utilizza tali servizi di modo da coinvolgere anche i meno abituati alla tecnologia. Infine per far sì che tali sistemi vengano integrati anche dalle aziende private è necessaria una semplificazione delle procedure amministrative e burocratiche. Una menzione finale viene invece riservata allo strumento chiamato Digital Wallet Europeo, ovvero una app che consentirà ai cittadini di tutta Europa di consultare tutti i propri dati decidendo anche con chi condividerli.

 

Fonti: 1, 2