Spesa digitale delle imprese italiane: numeri ancora in salita

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Come ogni anno, Anitec-Assinform ha prodotto un report riguardante la spesa digitale delle imprese italiane riferito al primo semestre dell’anno che sta per terminare. In questo particolare caso, lo studio ha anche avuto lo scopo di mostrare alcune proiezioni per il triennio prossimo venturo sempre riguardo questa particolare branca del mercato. La prima, buona, notizia è che la spesa è in continua crescita facendo segnare un +2,9% rispetto al primo semestre 2023, in secondo luogo viene prevista per la fine dell’anno in corso una cifra totale che supera gli 81 miliardi totali ed una crescita stimata del 3,4%.

La proiezione per i prossimi tre anni per il mercato digital italiano sembra anch’essa molto positiva, con un 2025 che si dovrebbe chiudere secondo le stime intorno agli 84,5 miliardi di Euro facendo segnare un incremento del 3,8% rispetto al 2024. Nel biennio ’26-’27 invece continueremo probabilmente a vedere sempre le stesse crescite ma con discrepanze minori quali 4,1% e 4,2% con un totale di 91,7 miliardi di spesa annuale da raggiungere a fine 2027. Tornando a parlare dei numeri raccolti nei primi sei mesi dell’anno che sta per giungere al termine, Anitec-Assinform spiega come sia la spesa per le soluzioni ICT quella che sostiene maggiormente il totale degli investimenti nel digitale, all’interno della quale spiccano il cloud, che sale del 17,2%, il marketing digitale e le soluzioni software. Per la fine dell’anno si stima che i servizi ICT facciano segnare un aumento dell’8% circa, mentre il marketing digitale ed i software ICT si fermeranno ad un +5% e +4,2%.

Passando poi a uno dei must degli ultimi anni, è chiaro come l’AI sia anche in questo caso vettore di grossissimi investimenti e fautrice di passaggi di massa verso soluzioni IaaS, visto che si renderebbe necessaria una determinata quantità di potenza computazionale e di spazio per archiviare i dati. Ovviamente le mancanze ci sono, come ad esempio il basso livello di competenze ed expertise in materia, cosa che spingerebbe le aziende a convogliare risorse anche verso la formazione e il recruiting. Nel primo semestre del 2024, invece, quasi 2/3 del mercato italiano digital si è basato sulla spesa dei clienti di soluzioni per business, siano essi enti pubblici o aziende private, 1/3 di questa spesa invece è portato avanti dai consumatori, che spendono circa 30 miliardi di Euro.

Anitec-Assinform spiega poi quali sono state e quali saranno nel prossimo triennio le tecnologie che convoglieranno la spinta per la transizione digitale, con in testa il Cloud, che nel 2024 in questo caso ha fruttato 7,4 miliardi e si stima che la spesa salirà del 16% circa nel prossimo triennio. Al secondo posto troviamo la sicurezza online, che nell’anno in corso porta 2 miliardi di spesa e gli investimenti saliranno dell’11% circa nel prossimo triennio nonostante tutte le lacune ancora presenti. In terza posizione ci sono invece le piattaforme per la gestione delle grandi quantità di dati, che fruttano quasi 2 miliardi e per le quali si aumenterà la spesa del 10% in tre anni. Sebbene sia sotto il miliardo di spesa, fa notare il report, anche la AI sta facendo notare percentuali di crescita veramente impressionanti, ovvero del 25% circa in tre anni. La spinta è stata data sicuramente dalla versione generativa di questa tecnologia e “fa gola” a tante realtà che vogliono velocizzare e rendere più snelle molte delle attività quotidiane aziendali. Il report poi parla rapidamente della blockchain, un po’ sparita dai radar ma, nonostante tutto, in crescita del 20% nel prossimo triennio. In questo caso però sarebbe giusto spiegare come questa precisa tecnologia a differenza delle altre già viste ha una possibilità più ristretta di essere applicata.

Il report si chiude con un rapido sguardo alle spese legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che come tutti sappiamo ha messo a disposizione degli enti e delle aziende una quantità inedita di fondi da investire per la transizione digitale e la modernizzazione del paese. Purtroppo, ad ora, sembra proprio che l’impatto di questi finanziamenti sia piuttosto esiguo, visto che su oltre 80 miliardi di spesa nazionale il PNRR ha coperto solo poco più di 2 miliardi.

Per scaricare il report completo è possibile collegarsi al link contenuto nella fonte e visualizzare il documento PDF, in esso si possono trovare più dettagli riguardanti i dati riportati nell’articolo oltre ai commenti dei tecnici di Anitec-Assinform.

 

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