I social media sono fondamentali per il SEO?

SEO e social media rappresentano uno dei legami più discussi, ma voglio dimostrarti come i social siano di fondamentale importanza nella tua strategia SEO

C’è una domanda che spesso mi viene posta riguardo al SEO e riguarda il legame che ha il motore di ricerca Google con i social network. La domanda è così semplice, quanto è difficile dargli una risposta definitiva: i social influiscono sul ranking nel motore di ricerca di Mountain View?

Certo i segnali che arrivano da Google non aiutano: a maggio 2010, Matt Cutts sosteneva che l’algoritmo di Google non utilizzava le condivisioni sociali e, in generale, le qualità social come fattore per decidere il posizionamento nei risultati di ricerca.I social media sono fondamentali per il SEO?

A dicembre 2010, in un video, lo stesso Cutts ha affermato che i risultati della ricerca in Google erano fortemente influenzati dalle condivisioni social.

Pochi mesi fa, gennaio 2014, sempre Cutts ci informa che l’algoritmo del motore di ricerca non utilizza le condivisioni social per determinare la posizione dei risultati nella SERP.

Questo andirivieni agonizzante non aiuta di certo i SEO e voglio farti capire perché, al di là delle dichiarazioni di Cutts, i social restano comunque un aspetto importante di una buona strategia SEO, su cui investire tempo, risorse pecuniarie e lavoro.

Immagina per un secondo che l’ultimo intervento di Matt Cutts sia quello veritiero, per cui effettivamente Google non ha un metodo per trattare i segnali social nell’algoritmo di ricerca.

Al di là di quello che Google fa o non fa con le condivisioni social di un determinato contenuto, io ti sfido a trovare chiunque che possa negare che le piattaforme social, Facebook in primis, non siano comunque dei canali di promozione, di distribuzione, di condivisione e viralità potentissimi.

Un contenuto ben condiviso sui social può diventare virale nel giro di poche ore e viaggiare da internauta a internauta portando con sé il suo messaggio incapsulato e predestinato per uno specifico target.

E non è tutto.

Gli investimenti che hai apportato nella costruzione di una community e di tutti i followers, i fans, i plus, i retweet e i like che fino a ora hai creduto potessero migliorare il SEO non sono per nulla persi.

Chi vive in un social network, come gli utenti di Facebook, effettua ricerche all’interno dello stesso, che si trasforma in uno dei più grandi motori di ricerca mai esistiti, a misura della piattaforma in cui l’utente si trova a interagire.

YouTube è un motore di ricerca potentissimo, di cui i SEO devono approfittare!

Quest’ultimo concetto potrebbe non essere abbastanza chiaro ed è per questo che voglio provare a spiegartelo in modo ancora più specifico, partendo da una delle piattaforme social più famose al mondo: YouTube.

Se ancora non lo sai, YouTube è il secondo motore di ricerca al mondo dopo Google stessa, che ha acquistato la piattaforma nel 2006, ma non l’ha mai integrata, permettendole sempre di vivere un’esistenza propria con un algoritmo di ricerca separato.

Questa piattaforma di social video sharing attira oltre il 50 percento degli utenti che accedono a Internet, vede 100 ore di video caricate sulla piattaforma in ogni singolo minuto, mostra sei miliardi di ore di video al mese a oltre un miliardo di visitatori unici mensili.

Con queste cifre, YouTube è una forza sociale, più che una piattaforma sociale e negare la forza SEO di una piattaforma del genere, sarebbe come rinunciare a un’incredibile sorgente di traffico di ricerca che, Cutts o non Cutts, migliora l’aspetto SEO di qualsiasi contenuto. Questo accade perché gli internauti che navigano su YouTube, usano YouTube come motore di ricerca!

E YouTube è solo il primo esempio che mi viene in mente! Se vuoi scoprire perché Facebook, Twitter e lo stesso Google+ sono dei potentissimi motori di ricerca che non possono non influenzare il SEO di un contenuto, non ti resta che seguirmi nel prossimo appuntamento.