I social media sono fondamentali per il SEO? – II parte

Se sei un SEO, non puoi ignorare l’engagement e il ritorno di visibilità offerto dai social. Ti spiego perché il legame fra SEO e social è indissolubile

Nonostante a Mountain View sostengano che le condivisioni social non siano così importanti ai fini della scalata nella SERP, ti ho già spiegato perché dal punto di vista SEO non puoi ignorare i social media e ti ho dimostrato anche come sia impossibile per un SEO rinunciare al traffico generato dai motore di ricerca indipendenti, integrati nelle piattaforme social come YouTube.

Voglio guidarti alla scoperta di tutti gli altri motori di ricerca che sono integrati nella altre piattaforme social oggi più conosciute e che ne costituiscono i pilastri fondamentali. Quanto ti dirò nel prosieguo, ti dimostrerà che i social media sono fondamentali per l’ottimizzazione SEO e la loro cura garantisce risultati di visibilità a cui non puoi rinunciare.I social media sono fondamentali per il SEO?

SEO e Facebook, un connubio imprescindibile

Facebook, in modo simile a YouTube, ha uno dei motori di ricerca più sviluppati e potenti dopo Google. In pochi clic, qualunque utente può cercare un nome o un brand, una località, una scuola, un’azienda, un’università e filtrare senza difficoltà tutte le attività di una zona o i profili personali di interesse. Facebook ti offre un motore di ricerca su ogni contenuto, argomento, organizzazione, idea o individuo di cui hai necessità e gli utenti effettuano centinaia di ricerche al giorno.

Un qualsiasi professionista SEO non può ignorare Facebook e l’opportunità di farsi trovare dai suoi utenti e da chi ancora non è iscritto al social.

Twitter fornisce ai SEO non solo gli hashtag…

Twitter è importante ai fini SEO non solo per gli hashtag, ma anche perché possiede al suo interno un altro motore di ricerca davvero molto ben sviluppato e soprattutto utilizzatissimo. Secondo il report di Statisticbrain, a gennaio 2014 il motore di ricerca di Twitter gestiva oltre 2 miliardi di ricerche al giorno.

Come puoi da SEO rinunciare a tutto questo traffico e alle opportunità che Twitter offre agli utenti di scoprire contenuti seguitissimi e aggiornati fino a pochissimi minuti prima della ricerca?

Non resta che twittare di continuo anche con gli hashtag giusti, per essere sempre raggiungibile dagli utenti che effettuano ricerche sul sito di microblogging.

Google+ non è forse la nuova SEO social?

Per quanto Google sostenga che le condivisioni social non influiscono sul posizionamento in SERP, a Mountain View non hanno perso l’occasione per lanciare la propria piattaforma social Google+, che guarda caso indicizza perfettamente persone, organizzazioni, aziende, gruppi e tanto altro. Quante volte hai effettuato una ricerca e ti è stato suggerito di visionare un gruppo o un profilo su Google+? Senza contare poi l’importanza ai fini del ranking introdotto con Google Authorship.

In definitiva, non esiste SEO, senza social…

Al di là degli interventi di Matt Cutts, per farti capire ancora una volta quanto il social sia fondamentale in qualsiasi strategia SEO, ti lancio una sfida. Vai su Google e digita una parola di ricerca di un’organizzazione come WWF. Scorri i risultati e non ti sorprenderà di certo vedere la pagina Facebook dell’ente in prima pagina nella SERP.

Puoi provare ancora con qualsiasi altra azienda, brand o marchio tu desideri e otterrai che nella prima pagina c’è sempre un riferimento a una qualsiasi piattaforma social. I social vengono dunque indicizzati e da SEO non puoi pensare di posizionarti bene in Google se non curi questi strumenti di comunicazione sociale.