Social media e marketing: le aziende investono, ma gli utenti non sembrano ascoltare i consigli per gli acquisti che vengono propinati tramite social
Oggi voglio condividere con te un’interessante ricerca condotta da Gallup sulla capacità dei social media come Facebook e Twitter di influenzare le nostre scelte di acquisto. Fra Dicembre 2012 e Gennaio 2013, Gallup ha svolto una ricerca contattando quasi 19 mila americani di oltre 18 anni e chiedendo loro quanto i social network influissero sulle decisioni di acquisto.
I risultati sono molto interessanti e sembrano essere in controtendenza con gli investimenti miliardari che le aziende impegnano nella campagne advertising sui social media.
Vediamo un po…
Facebook e co. non suggeriscono gli acquisti, neanche sugli e-commerce
Dai dati raccolti nel State of American Consumer redatto da Gallup, sembrerebbe che il 62 percento della popolazione americana non guardi a Facebook, Twitter e agli altri social network per decidere quali prodotti comprare. Sebbene le aziende investano in campagne di social marketing aggressive, solo il 5 percento degli intervistati sostiene di guardare ai social per decidere quale prodotto acquistare, mentre uno scarso 30 percento dichiara di aver subito una qualche influenza.
Piuttosto che rivolgersi ai social media, sembra quindi che gli americani preferiscano rivolgersi ai consigli degli amici, alle pubblicità presenti nei negozi, agli post e approfondimenti televisivi e anche ai cataloghi, recensioni o magazine che giungono via mail attraverso le newsletter.
Pochi sono gli utenti che accedono ai propri account social per decidere quale prodotto sia meglio acquistare e andando ad analizzare le singole fasce d’età si nota come questa tendenza sia ancora più marcata.
Altri dati forniti da Gallup, infatti, dimostrano che i Millenials, o generazione Y (Generation Next o Net Generation), ossia coloro nati dai primi anni ottanta ai primi anni del 2000, si dividono quasi equamente fra chi sostiene l’importanza dei social network ai fini degli acquisti e chi non vede alcuna utilità nel consultarli ai fini delle compere. La percentuale dei detrattori continua poi a salire fino ad arrivare ai Traditionalist, i nati prima del 1946, che nel 75 percento dei casi non vedono alcuna utilità nei social network per i propri acquisti.
Di contro, non sorprende che circa il 94 percento degli intervistati dichiara di usare i social network per connettersi con amici e familiari, dimostrando che questa è la prima utilità per cui i social network sono nati. A seguire, solo il 29 percento dichiara di usare i social media per seguire i trend del momento e visionare recensioni di prodotti, mentre solo il 20 percento partecipa attivamente, commentando o, comunque, scrivendo nuove recensioni dei prodotti acquistati.
Infine, anche fra coloro che seguono un’azienda o un brand su Twitter o Facebook, il 34 percento dichiara che il social di riferimento alla fine non presenta alcun peso sulla decisione degli acquisti, mentre il 53 percento afferma di ricevere gli aggiornamenti dalle aziende e dai brand seguiti e di risentire in qualche modo di una debole influenza per scegliere i prodotti.