Nella prima parte dell’articolo ho introdotto il concetto di ottimizzazione SEO storica del sito. Si tratta di tutte quelle tecniche e strategie che consentono di perfezionare l’ottimizzazione del portale con l’obiettivo di migliorare il posizionamento sui motori di ricerca non soltanto degli articoli datati a bassa conversione, ma anche di quelli ad alta conversione già ben posizionati.
Ottimizzazione storica: la nuova frontiera del SEO – 1
Migliorare il tuo posizionamento su Google – Da dove partire
Valutare l’ottimizzazione SEO con la tavola periodica
L’ottimizzazione SEO di un sito Internet spesso viene considerata un’operazione complessa e misteriosa che include diversi elementi, alcuni dei quali ancora non ben conosciuti. In realtà non è affatto così, tutt’altro. L’ottimizzazione SEO potrebbe definirsi una pratica quasi scientifica, in quanto i motori di ricerca hanno il compito di premiare i siti sulla base di fattori ben precisi, ognuno dei quali possiede un peso specifico proprio come avviene per gli elementi chimici di una tavola periodica.
SEO: più importanza ai contenuti e non al link bulding
Nel corso degli anni gli esperti SEO hanno concentrato in particolare la loro attenzione sulle operazioni di link-building. La costruzione di una buona rete di collegamenti aiuta certamente il posizionamento del sito all’interno delle classiche di ricerca, ma c’è un grande equivoco a riguardo che deve essere chiarito.
L’algoritmo di Google premia siti non ottimizzati?
Probabilmente vi sarete chiesti diverse volte come mai alcuni siti, che non sono assolutamente ottimizzati per il SEO, abbiano un rank elevato e compaiano tra i primi risultati della serp di Google. Abbiamo sempre sottolineato nei nostri post, quanto sia importante operare delle strategie di search engines per poter comparire con il proprio sito nella prima pagina di ricerca. Ed allora se tutto ciò è vero, come è possibile che questi siti risultino tra i primi, se non hanno adottato alcuna tecnica SEO?
Algoritmo SEO, come verificarne l’impatto sul traffico
Google apporta continuamente delle modifiche al proprio algoritmo di ricerca. Di recente ha sconvolto il mondo SEO annunciando che a partire dal 21 Aprile avrebbe favorito i siti mobile-friendly. In effetti si tratta del primo annuncio ufficiale su questo tema, visto che in generale l’azienda di Mountain View apporta delle modifiche senza darne alcuna comunicazione. Queste vengono successivamente scoperte nel corso delle settimane dai SEO specialist, che valutano l’andamento dei propri siti in funzione dei contenuti, delle modifiche apportate ai portali, del posizionamento nelle SERP di Google e così via.
Motori di ricerca: come vengono processati i siti
Più volte nei post pubblicati su questo blog, ti abbiamo consigliato di inserire dei link all’interno delle pagine, di creare dei redirect per non incorrere in errori 404 e di generare file robots.txt nella directory principale del sito. Ma qual è la vera importanza di queste operazioni, e soprattutto come funzionano i link e i robots.txt agli occhi dei motori di ricerca?
SEO Mobile: 3 consigli per essere al top
Google ha annunciato che a partire dal 21 Aprile, favorirà nella pagina dei risultati i siti che sono mobile-friendly. Una mossa aspettata dato il continuo aumento degli utenti che si affidano a smartphone e tablet per navigare sul web. Basti pensare che attualmente il 48% delle ricerche viene eseguito da un dispositivo mobile. Ma gli esperti SEO e i loro siti sono davvero pronti a soddisfare questa nuova richiesta?