SEO, la ricerca semantica spiegata al mio criceto

Cos'è la ricerca semantica? In cosa consiste? Perché si è andati verso questa nuova forma di algoritmi. Tutte le risposte SEO alle domande che ti poni

Senti spesso parlare di ricerca semantica e non mi stupirebbe se ancora stessi cercando di capire in cosa consiste davvero. Sai che ci sono passato anche io attraverso questa fase, fino a quando non ho trovato tutta una serie di link che mi hanno permesso di approfondire l’argomento dal punto di vista SEO, migliorando così le mie conoscenze. Con questo e con due prossimi post, voglio sollevarti dall’onere di dover scandagliare la Rete alla ricerca delle informazioni che ti possano far comprendere cosa sia la ricerca semantica e voglio forniti le nozioni basi in merito all’argomento, mostrandoti quali sono i vantaggi SEO puoi trarre da questa nuova forma di fare ricerca online.SEO, la ricerca semantica spiegata al mio criceto

Per prima cosa, voglio dirti che per ricerca semantica si intendono tutte le tecnologie e gli algoritmi pensati per associare ai testi tutta una serie di metadati capaci di specificare il contesto del contenuto e rispondere agli intenti di ricerca degli utenti.

Data così, questa definizione può sembrarti difficile e astrusa, ma ti assicuro che non c’è nulla di complicato. Ti invito quindi a non farti spaventare, ma a soffermarti a riflettere su due termini che compaiono: intenti e contesto.

Il contesto e gli intenti: i pilastri della ricerca semantica

La ricerca semantica, in pratica, aiuta i sistemi logici automatizzati a comprendere cosa l’utente stia cercando in realtà, analizzando il contesto in cui la ricerca viene effettuata.

Gli algoritmi imparano a interpretare delle ricerche che vanno al di là delle semplici keyword e diventano più complesse, avvicinandosi al linguaggio naturale. Così, se fino a qualche anno fa la tua ricerca per un ristorante a Milano si sarebbe esaurita digitando le parole chiave ristorante e Milano, oggi, con l’avvento di una miriade di nuovi dispositivi connnessi al Web e con una varietà di metodi di input che va dalle semplice tastiere, ai touchscreen agli assistenti vocali, puoi effettuare ricerche più specifiche che però si strutturano nella forma “dove mangiare cibo indiano a Milano” o ancora meglio “qual è il migliore posto per mangiare cibo indicano a Milano”.

Queste ultime due query sono simili alla prima degli esempi che ti ho riportato, ma cambiano e si specializzano rispetto ad essa, perché si introducono nuove parole chiavi (indiano) e fanno comparire altri termini che specificano l’intento dell’utente e il contesto di ricerca (posto migliore, ristorante migliore).

Questa è la natura della ricerca semantica, che permette di passare da generiche parole chiave (ristorante e Milano) a vere e proprie entità di ricerca.

Con la ricerca semantica, i motori di ricerca evolvono da semplici algoritmi a veri e propri sistemi di machine learning e si assiste a due trend in evoluzione: un aumento delle query lunghe con molte parole chiave e la necessità degli utenti di avere risultati sempre più precisi.

Per capire bene entrambi questi aspetti, nel prossimo post, ti mostrerò sul campo come funziona la ricerca semantica e potrai così renderti effettivamente conto di come i motori di ricerca si siano evoluti rispetto a quelli che usavamo qualche tempo fa.