Un dilemma SEO che può essere subito risolto. Come? Qui ti consiglio come rafforzare la tua conoscenza dell’algoritmo per prevederne i cambiamenti
Oggi voglio provare a ragionare con te su una domanda che molti SEO si pongono riguardo alle modalità con cui posizionare al meglio i contenuti su Internet: è possibile prevedere i cambiamenti che Google fa al suo algoritmo di ricerca?
La domanda non è per niente semplice, a maggior ragione che lo stesso Eric Schmidt, CEO di Google, ha sempre parlato dell’algoritmo del noto motore di ricerca definendolo un “affare segreto”, come puoi vedere tu stesso su questo video.
E allora rispondere a questa domanda e pretendere di poter prevedere i cambiamenti nell’algoritmo di Google può apparire folle e pretenzioso, ma ti posso dire con certezza che non è così pazzesco provare a rispondere al quesito che ti ho posto e, soprattutto, potresti arrivare quanto meno a indovinare come l’algoritmo di Google possa cambiare nel tempo se segui quello che ho da dirti.
Google si riferisce spesso al suo algoritmo con l’epiteto di segreto, ma in realtà non è tutto poi così segreto. Mountain View stessa offre spesso delle immagini di come l’algoritmo lavori e questa conoscenza per un SEO è di fondamentale importanza.
Infatti, non posso dirti con certezza quali operazioni compia l’algoritmo di Google, ma da SEO ti posso dire che di base Google funziona con l’utente che digita qualcosa, l’algoritmo che processa quanto digitato dall’utente e la composizione della pagina dei risultati con la SERP. Non procedo oltre su questo punto, perché sono convinto che tu sappia meglio di me di cosa sto parlando.
A questo punto, se hai un’idea di base di come funziona Google, puoi anche iniziare a immaginare come funziona l’algoritmo vero e proprio. L’algoritmo di ricerca di Google, infatti, è un listato di regole che determina i risultati che Google ti deve offrire quando digiti una query.
Google SEO: non tutto è così segreto!
Dal punto di vista SEO, l’algoritmo estrapola Internet tutta una serie di risultati dalla vasta libreria di contenuti indicizzati e filtrati secondo determinate regole pensate affinché il motore di ricerca ti possa fornire i migliori risultati.
L’algoritmo è programmato dagli ingegneri di Mountain View in questo modo e lo puoi pensare come a una serie di domande che aiutano il motore di ricerca a capire se un risultato deve finire nella pagina della SERP oppure no. E anche questo non è un segreto: è Google stessa che ti conferma che il motore di ricerca valuta ben 200 parametri differenti di un risultato (fra cui la popolarità, la genuinità del contenuto, la “freschezza”, ecc.) per filtrarlo correttamente.
L’algoritmo ha quindi una sua funzionalità che si basa su principi quali la rilevanza per la ricerca (determinata tramite parametri come le keyword, il titolo, i metatag, ecc.) e altri fattori non appartenenti direttamente alla pagina Web di cui sei responsabile, ma strettamente correlati con essa (come i backlink, la velocità del sito, ecc.).
La conoscenza di tutte queste proprietà dell’algoritmo, ti permettono di comprenderne in qualche modo la natura profonda, che nel tempo può aiutarti a capire con un certo anticipo come l’algoritmo stresso evolverà.
SEO, scopri come Google interagisce con il tuo sito Web!
E non è tutto: se Google è un segreto per ogni SEO, tu da SEO impara a mettere alla prova l’algoritmo per vedere come interagisce con il sito che devi ottimizzare. Metti in pratica tutte le conoscenze SEO che hai a disposizione, appunta (usando ad esempio Evernote) ogni singola modifica che apporti alle pagine del tuo sito (anche in forma di diario, ad esempio così: “9 maggio, aggiunti tre link interni ai cinque articoli più popolari del blog”) e tieni sempre sotto stretto controllo le metriche, usando Moz o Google Analytics.
Infatti, se riesci a comprendere come l’algoritmo interagisce con le tue pagine, hai conquistato l’informazione nucleare necessaria per apportare qualsiasi tipo di ottimizzazione al tuo sito, indipendentemente da come l’algoritmo possa cambiare nel tempo.
Un ultimo consiglio che mi sento di darti è questo. Da SEO, non puoi permetterti di provare a indovinare i cambiamenti futuri dell’algoritmo di Google, se non conosci i cambiamenti passati. Per questo ti consiglio di dare sempre un occhio alla pagina di Moz dedicata al Google Algorithm Change History, per scoprire cosa è successo in passato e tracciare con più sicurezza cosa potrebbe accadere in futuro.
Tutto qui? Certo che no, ma voglio lasciarti con il fiato in sospeso e darti appuntamento al prossimo post per darti altri consigli SEO su come anticipare i cambiamenti dell’algoritmo di Google.
Stay tuned!