Il Web sta per subire una profonda rivoluzione, ma non sempre se ne parla. Eppure il nuovo protocollo HTTP 2.0 è stato approvato e, con il tempo, sostituirà l’attuale HTTP 1.1 che controlla tutta la navigazione Web. Di fronte a questo rilascio, che è un evento di portata quasi storica, ci sono molti dubbi e domande che potresti porti, a cui ho intenzione di rispondere con un breve memorandum di quelli che sono gli aspetti più importanti da conoscere sul nuovo protocollo HTTP 2.0.
Chi ha confermato l’approvazione del nuovo protocollo HTTP 2.0?
La conferma all’approvazione arriva direttamente da un post di blog di Mark Nottingham, il presidente del IETF (Internet Engineering Task Force) HTTP Working Group. Questo gruppo si occupa del processo di editing del nuovo protocollo e della sua approvazione. Lo step raggiunto significa che il protocollo è pronto per un’approvazione formale e la successiva pubblicazione come protocollo standard per il Web.
Perché il rilascio di HTTP 2.0 è di importanza storica?
Semplicemente perché l’attuale protocollo con cui tu stai esplorando questa stessa pagina è la versione 1.1, rilasciata quasi 16 anni fa, quando il Web non era certo come è attualmente. Quando digiti un URL nella barra degli indirizzi, come www.hostingsolutions.it, non fai altro che generare una richiesta HTTP al Web server che lo istruisce su come trovare e mostrarti la pagina Web da te desiderata. L’attuale protocollo HTTP ha però dei limiti di non poco conto, in quanto il Web moderno ha delle caratteristiche diverse da quello del 1999 e questo obbliga a un intenso utilizzo del protocollo, ad avere una richiesta HTTP separata per ogni elemento e, di conseguenza, a un rallentamento dei tempi di caricamento.
Da dove deriva HTTP 2.0?
In principio era il protocollo SPDY sviluppato da Google. Questo protocollo made-in-Mountain View ha giocato il ruolo di base per lo sviluppo del protocollo HTTP 2.0. Con il rilascio del nuovo HTTP 2.0, Google ha annunciato la fine di SPDY, rimuovendone il supporto anche dalle prossime versioni di Chrome.
Cosa migliora il protocollo HTTP 2.0 rispetto all’attuale versione 1.1?
Per prima cosa, viene introdotta la tecnologia multiplexing, per cui si una la medesima connessione per soddisfare contemporaneamente tutte le richieste HTTP, velocizzando così i tempi di caricamento delle pagine Web. Inoltre, la seconda versione del protocollo introduce anche importanti aggiornamenti dal punto di vista della sicurezza e della privacy della navigazione dell’utente. Altri miglioramenti sono raccolti in un apposito post scritto sempre da Mark Nottingham.
L’attuale protocollo è già in disuso?
Per quanto il gruppo di sviluppo dimostri di continuo i miglioramenti del nuovo protocollo HTTP 2.0, in realtà viviamo in un mondo dove gli utenti usano ancora Internet Explorer 8. Questo ti dà contezza di come ci vorrà un po’ di tempo, prima di vedere applicare il protocollo HTTP 2.0.
C’è la possibilità di visitare un sito usando HTTP 2.0?
Ancora no! Se sei uno sviluppatore, puoi valutare una dozzina di implementazioni di test, altrimenti dovrai attendere che i vari servizi inizino a supportare il nuovo protocollo. Google ha promesso che il suo Chrome supporterà il protocollo HTTP 2.0 il prima possibile.