Ricerche vocali in aumento: quali sfide per la SEO

SEO e ricerche vocali

Durante la recente convention Google I/O 2016, il CEO di Mountain View Sunder Pichai ha annunciato che il 20% di tutte le ricerche Android mobile (la cui quota di mercato oscilla tra il 7o e l’80%) effettuate con l’omonima applicazione “Search” sono vocali. E vista l’evoluzione delle ultime tecnologie interenti il machine learning e “l’addestramento” delle macchine alla comprensione del linguaggio umano (una delle tante applicazioni,) non sorprende che l’utenza scelga di affidarsi alle innovative soluzioni proposte dal motore di ricerca – senza considerare la comodità di sostituire la digitazione con la propria voce.

Ad avvalorare il trend anche uno studio di fine 2015 riguardante sempre gli assistenti vocali (che sono presenti oltre che su Android su iOS e Windows Mobile): “quando hai iniziato ad utilizzare i comandi/le ricerche vocali?” hanno domandado gli analisti. E come mostra il grafico, la percentuale più alta è relativa agli ultimi sei mesi precedenti lo studio.

SEO e ricerche vocali

Voice Search, quali sfide per la SEO?

Prima di tutto è interessante pensare alle potenzialità del mezzo. In un futuro non troppo lontano si potranno ordinare dei servizi hosting o cambiare la prenotazione di una visita medica direttamente via assistente vocale (per la verità negli USA sarà possibile farlo entro fine anno con il rilascio della soluzione “smart” Google Home). Il consiglio è quindi quello di monitorare i progressi e la diffusione dei nuovi standard (arrivo in Europa) legati agli assistenti vocali in modo da essere pronti – partire inoltre da un sito già ottimizzato per il mobile è un’altra buona idea.

L’impiego della voce comporterà una serie di nuove sfide per la SEO di un portale che elenchiamo qui di seguito:

  • errori di pronuncia o parole non riconosciute dagli algoritmi. Una situazione tutt’altro che rara a fronte delle variabili in campo (un giapponese che parla in italiano o uno statunitense che parla in francese) e della tecnologia di riconoscimento ancora in fase di perfezionamento. Gli esperti SEO dovranno tenere in considerazioni i possibili imprevisti di pronuncia.
  • Adattare la strategia SEO al linguaggio naturale. E’ chiaro che tra la digitazione su motore di ricerca, nella quale possiamo semplificare notevolmente la query (es: Roma concerti Morricone Agosto), ed una query vocale lo stile è estremamente diverso – perchè impieghiamo il linguaggio naturale di tutti i giorni (es: ad Agosto Ennio Morricone terrà dei concerti a Roma?). Questo si traduce in una sfida ardua tanto per gli assistenti vocali (di interpretazione) quanto per gli esperti SEO (che devono utilizzare parole chiave in grado di non escludere le pagine dalla ricerca vocale).
  • Riadattare le parole chiave ed i contenuti alle ricerche “how to”. Tra le tipologie di ricerca più popolari in assoluto anche quelle del “come fare a?” classificabili come dei tutorial di durata variabile. Le ricerche vocali non si sottrarranno naturalmente al trend e gli esperti SEO dovranno sfruttare l’occasione per aumentare il numero di “conversioni”. Ad esempio qui su InternetPost cercheremo di figurare tra i primi risultati di una ipotetica ricerca vocale inerente il mondo dell’hostig e d’intorni: “come posso effettuare il backup del mio sito WordPress?” e via dicendo.