Registrazione Domini: il bilancio 2016 ed i trend del 2017

gTLD e mercato domini

Il portale DN Journal ha chiamato in causa alcune settimane fa un gruppo di addetti ai lavori per valutare il 2016 dell’industria dei domini, senza dimenticare naturalmente i loro pareri sui possibili trend dei prossimi dodici mesi.

Il post di oggi proporrà gli intereventi più interessanti tra quelli raccolti dal sito. Per consultare la versione integrale ed originale (come al solito in inglese) vi rimandiamo al link riportato a fondo pagina.

Una dura critica ai gTLD – Mike Mann (DomainMarket.com)

L’intervento del primo esperto può essere riassunto come segue: i gTLD sono un esperimento fallimentare dell’ICANN. I domini più richiesti ed appetibili (premium), in particolare i sempre apprezzati .COM, continueranno a dominare il mercato, osserva.

[“Provate a cercare su Google “Mike Mann gTLDs” ed a leggere tutte le mie precedenti previsioni per vedere se fino ad ora ci ho preso o meno. Il fallimento totale dei gTLD è stato evidenziato dal lancio di .blog che non ha attirato l’attenzione dei consumatori, nonostante sia uno dei migliori gTLD disponibili – comparabile tranquillamente a .web, .app e .store ; ma fino ad ora non ho visto nessuno utilizzare quella estensione, o una delle oltre 1000 rilasciate, ad eccezione di spammer e speculatori vari.

Tutte le compagnie inserite nella classifica Fortune 500 continuano a preferire .COM; come del resto i top exetcutives e migliori esperti marketing, e non avranno mai un buon motivo per cambiare estensione di dominio. Sul mercato secondario sono disponibili numerosi .COM a prezzi accessibili. Estensioni di dominio .COM più lunghe e creative possono essere registrate a prezzi molto bassi, offrendo una visibilità migliore della maggior parte dei gTLD ad un costo inferiore.

[…] Qualunque sito o indirizzo email lanciato con un nuovo dominio gTLD o ccTLD ma sprovvisto di .COM confonderà l’utenza avvantaggiando il corrispondente proprietario della variante .COM. Quindi il proprietario di CoolDomain.com avrà un dominio ancora più di valore nel caso in cui qualcuno acquisti e decida di sviluppare la propria presenza online su CoolDomain.web].”

Previsioni per il 2017. Mann si aspetta radicali cambiamenti, soprattutto per quelle aziende che operano nel settore gTLD. A seguito dei risultati non esaltanti cambieranno anche le strategie di marketing e comunicazione. Allo stesso tempo .COM incrementerà il proprio “dominio”, prosegue. L’industria continuerà a rafforzarsi e nuovi protagonisti, applicazioni e capitali si affacceranno sul mercato.

gTLD: un 2016 positivo per le estensioni ICANN – Paul Stahura (Donuts INC)

In merito ai risultati dei gTLD nel 2016, l’analisi di P. Stahura è completamente opposta a quella di Mann. Gli ultimi dodici mesi hanno visto crescere oltre le aspettative le nuove estensioni, dichiara il secondo esperto.

“Ad oggi il trend più significativo del 2016 è stato la crescita di oltre il 200% del numero di registrazioni dei nuovi gTLD, che attualmente [gennaio 2017 ndr] sono a quota 27 milioni. L’utilità dei gTLD è stata ampiamente dimostrata, tanto è vero che vengono utilizzati dai brand ed organizzazioni più importanti a livello globale. Un secondario ma importante trend è l’emergere di tecnologie che si appoggiano/sfruttano l’infrastruttura del domain name system”.

Previsioni per il 2017. Stahura parla di consolidamento del settore gTLD ed in generale dell’industria, allineandosi a quanto detto da Mann. Alcuni segnali di consolidamento sono già ben visibili, afferma. Paul si aspetta anche una forte carica innovativa intorno al domain name system: diverse aziende stanno infatti sfruttando ingegnosamente il DNS per realizzare nuove tecnologie. Registri e registrar elaboreranno infine inedite strategie per attirare nuovi clienti e rispondere alle esigenze del mercato.

Il 2016 è stato un anno molto interessante – Stevan Lieberman (Lieberman & Greenberg)

Il terzo esperto che abbiamo deciso di riportare nel post odierno riassume in una pratica lista i principali eventi del 2016, un anno a suo parere molto interessante. Vediamoli:

  • una sostanziale e maggiore accettazione dei nuovi gTLD da parte dell’utenza;
  • la proliferazione di notizie false (probabile riferimento alla “post verità” ndr);
  • la transizione dell’ICANN e dell’IANA (Internet Assigned Numbers Authority) in una singola organizzazione sovranazionale;
  • la gestione Verisign sul dominio .COM estesa fino al 2024;
  • i 135 milioni pagati per l’estensione .WEB ed i successivi sviluppi giudiziari;
  • i sostenuti investimenti dei domainer cinesi;
  • le nuove regole imposte ai Registri dal governo cinese;
  • investimenti ingenti di grandi compagnie (Google, Microsoft) nella realtà virtuale e nelle IA (intelligenze artificiali);
  • l’acquisto dell’estensione .BLOG da parte di WordPress;
  • un generale consolidamento dell’industria (acquisizione di piccole compagnie da parte di soggetti più grandi).

Previsioni per il 2017. Lieberman si aspetta una maggiore sensibilità delle persone sul tema della privacy. Il governo, riferendosi in questo frangente agli USA, godrà di sempre meno fiducia anche per via dei passati e probabilmente futuri tentativi di acquisire un maggior numero di informazioni dalle compagnie private. Nel 2017 diverse cause civili riguarderanno proprio la privacy dei cittadini. Anche l’ICANN potrebbe trovarsi a fronteggiare numerose lamentele/controversie, soprattutto in merito alle modalità di controllo dei nuovi Registri.

Il rinnovato interesse nei confronti dei nuovi TLD, la continua crescita dei ccTLD alternativi (Cina ed India in particolare modo) e la ricerca di soluzioni di monetizzazione alternative da parte dei domainer incrementeranno notevolmente il giro di affari dell’industria.

gTLD: tra scetticismo e segnali incoraggianti – Ilze Kaulins-Plaskacz (ExcellentDomains.ca)

I gTLD sono stati sicuramente uno dei “trend topic” del report DN Journal. La seguente analisi che vi proponiamo è di particolare interesse perchè avanzata da un’addetta ai lavori inizialmente scettica nei confronti dei gTLD.

“[Non c’è bisogno di una sfera di cristallo per capire che i gTLD hanno avuto un impatto sul nostro settore e che continueranno ad averlo anche nel 2017. Tutte le persone che mi conoscono sanno che non sono mai stata una fan delle nuove estensioni. Penso che l’ICANN abbia frammentato e “diluito” il mercato, senza fornire alcun significativo supporto marketing. Tuttavia, sembra esserci un forte trend di crescita per i nuovi gTLD, ma quanto tempo sia destinato a durare è impossibile dirlo. Nel 2016 ci sono state 16 milioni di nuove registrazioni. Quante di queste estensioni sono il frutto di azioni speculative dei domainer e quante delle reali necessità degli utenti finali?]”.

Previsioni per il 2017. Nel caso in cui l’ICANN non supporti adeguatamente i gTLD, le nuove estensioni potrebbero rallentare la propria corsa, costringendo gli addetti ai lavori a rivalutarne l’importanza ed a cambiare strategia. I gTLD non sono comunque tutti uguali, osserva, ed alcuni di essi aumenteranno sicuramente la base di registrazioni nei prossimi dodici mesi, riferendosi alle estensioni .CLUB e .VIP. In relazione a quanto detto sarà anche interessante vedere come si comporteranno i big player del mercato (GoDaddy e Sedo) che, per l’esperta, dedicheranno sicuramente più tempo e budget alla promozione dei gTLD, punto debole della strategia ICANN fin dal 2014 (anno di debutto).

Le nuove estensioni consolideranno il dominio dei .COM – Kate Buckley (BuckleyMediaGroup)

L’ultimo contributo che segnaliamo analizza il rapporto tra TLD e gTLD. La Buckley accenna successivamente all’Internet delle Cose ed alla realtà virtuale ma non avanza precise previsione per il 2017. Per quanto riguarda i gTLD:

“[Credo che la costante diffusione dei nuovi gTLD porterà al continuo innalzamento del valore dei domini .COM premium [più ambiti ndr]. Le ragioni sono varie ma le due più importanti sono 1) .COM ha un fattore “fiducia” a lungo termine e 2) l’utenza si rivolge sempre ai .COM quando cerca di richiamare [un brand] o condividere un dominio. Alcuni credono che nessuno dei due motivi menzionati sia importante perchè motori di ricerca come Google hanno il controllo della situazione, tuttavia l’abilità di richiamare immediatamente e con precisione un brand sarà sempre fondamentale per il successo di un’attività. E’ un concetto alla base delle operazioni di marketing e branding. Inoltre, credo che i nuovi gTLD inzieranno ad essere valutati più in relazione alle rendite (generate) che al numero di registrazioni]”.

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