Quanto costa un downtime nel mondo hosting?

Downtimewebhosting, quanto vi è costato avere il sito offline l’ultima volta che è successo? Dobbiamo partire dal caso di Amazon.com per capire che al giorno d’oggi rimanere online non è solamente una questione di immagine, ma anche un elemento fondamentale per il proprio business.

La scorsa settimana Amazon.com, il più grande e-commerce al mondo, ha lanciato il nuovo album di Lady Gaga a 99 centesimi di dollari, raccogliendo da subito milioni di acquisti. Il sito ha però presentato gravi problemi e Amazon.com non è riuscita a gestire tutto il traffico, perdendo circa 440.000 download, con un costo finale di circa 3,5 milioni di dollari persi; Amazon.com ha dovuto rilanciare la sua iniziativa, correggendo ovviamente gli errori fatti e aumentando le risorse per permettere di gestire tutto il traffico in ingresso. Amazon è un caso estremo, la compagnia infatti ha una propria infrastruttura dedicata che le consente di gestire in poco tempo anche i picchi di traffico più estremi.

Il tuo ultimo downtime?

Quanto è costato il tuo ultimo downtime? Nessun servizio di shared hosting offre rimborsi sulle vendite mancate o sulla percentuale di clienti che si perdono mentre il nostro sito è irraggiungibile, ma ci sono tante precauzioni che si possono prendere per evitare che un semplice downtime possa lasciare i visitatori a bocca asciutta quando digitano l’indirizzo del nostro sito.

  • La scelta del budget: impensabile poter ospitare siti importanti, come un sito di e-commerce, con un budget di poche decine di Euro l’anno; fatevi consigliare dal vostro hosting provider (a noi potete scrivere una email o chiamare direttamente) in base alla tipologia di servizio che volete offrire.
  • Garanzie di SLA: nessun provider vi fornirà un rimborso per le vostre perdite, ma chiedete sempre quale è lo SLA server (legato quindi alla rottura ad esempio di un componente della macchina che vi ospita) e lo SLA di rete(legato invece alla disponibilità della connettività nel data center)
  • Trovate un salvagente: si, cercate sempre di avere un piccolo spazio web, anche su piattaforma gratuita, dove potete decidere di far puntare il vostro dominio nel caso vi siano problemi. In molti casi i downtime più gravi si protraggono per ore, e allestire un piccolo sito di “emergenza” può essere utile!
  • Usate i social network: il downtime di un grande operatore italiano, poche settimane fa, ha dimostrato come i social network siano fondamentali per raggiungere i propri utenti anche quando il sito non funziona. Utilizzate un account ufficiale e fatelo conoscere, nel prossimo downtime potrebbe esservi utile!

I clienti di HostingSolutions.it hanno tutte le informazioni necessarie relative alla sicurezza e alla ridondanza del nostro data center, ma ai nostri lettori vogliamo consigliare di prendere in considerazione questi parametri prima di scegliere il vostro prossimo webhosting provider.