Nella puntata di martedì abbiamo analizzato la top3 delle distribuzioni Linux presentata dall’esperto Matt Hartley sul portale Datamation: come avranno notato i frequentatori più assidui di InternetPost, si trattava di distribuzioni alle quali avevamo già dedicato alcuni approfondimenti (Ubuntu, Linux Mint, PCLinuxOS). Il post di oggi è dedicato alla seconda ed ultima classifica curata stavolta da Bruce Byfield.
Come premessa l’esperto afferma di essere generalmente interessato più agli ambienti desktop che alle vere e proprie distribuzioni, specificando che le sue preferenze non tengono tanto conto della popolarità delle distro quanto della loro “capacità” di influenzare l’ecosistema e/o di soddisfare le esigenze di determinate nicchie d’utenza.
Le scelte di Bruce Byfield
1) Debian. La motivazione dietro la prima posizione della classifica è semplice: Debian è la distribuzione che ad oggi ha più influenzato l’ecosistema Linux. Buona parte delle principali distribuzioni si basano su Debian (Ubuntu, Linux Mint, Knoppix e quasi 2/3 delle restanti alternative).
La caratteristica più importante di Debian, prosegue Bruce, è la libertà di scelta che viene data all’utente: è possibile optare per l’ambiente desktop che si preferisce (gratuito o proprietario) e per una release stabile o aggiornata frequentemente (fixed e rolling release delle quali si parlava nella puntata precedente). Debian non è complicato o difficile da usare, aggiunge: Debian è difficile da utilizzare in base all’attitudine dell’utente.
2) Linux Mint. In seconda posizione troviamo ancora una volta Linux Mint. Secondo Bruce Linux Mint, discendente di Ubuntu e Debian, è in grado di “ascoltare” gli utenti più di ogni altra distribuzione.L’ambiente desktop MATE, sebbene sia nato da una scissione del progetto Gnome2, è apprezzato e familiare alla maggior parte dell’utenza.
D’altra parte l’ambiente Cynnamon è un’alternativa originale ma mai troppo radicale e limitante per l’user. L’ottimo compromesso tra innovazione e tradizione è uno dei motivi perchè la distribuzione ha rapidamente guadagnato nell’ultimo decennio un alto indice di popolarità.
3) Knoppix. Bruce esordisce affermando di non avere mai installato su un singolo hard drive la distribuzione ma di avere sempre a portata di mano un CD con l’ultima release di Knoppix. La curiosa affermazione è presto chiarita dallo stesso esperto: Knoppix è stato infatti uno dei pionieri della modalità Live CD, ovvero l’esecuzione di un OS direttamente da supporto senza il bisogno di eseguire alcuna procedura di installazione. Per Bruce si tratta di uno strumento indispensabile in situazioni di emergenza, Knoppix mette infatti a disposizione un ambiente desktop “confortevole” (anche se non al livello di altre distribuzioni) ed un buon numero di pacchetti.