Nel primo post della guida abbiamo illustrato alcune delle sviste più comuni che si possono compiere in fase di progettazione di un portale web. In questa puntata conclusiva vediamo insieme i restanti punti dell’elenco da tenere in considerazione. Buona lettura.
Il caricamento delle pagine richiede troppo tempo
Un numero elevato di immagini in alta qualità, una grafica eccessivamente “ricca”, l’utilizzo di linee di codice HTML complesse e non necessarie possono allungare i tempi di caricamento di una pagina. Come abbiamo avuto modo di vedere in passato, la pazienza dell’utente è limitata e qualche istante di troppo porta inevitabilmente all’abbandono del portale da parte di quest’ultimo.
Dare per scontato che la velocità delle linee adsl sia sufficiente a caricare rapidamente siti complessi è un errore da non compiere. Le immagini sono la causa principale di eccessivi rallentamenti, prima di abusarne è bene chiedersi quali elementi siano veramente indispensabili; è opportuno inoltre ottimizzarne le dimensioni mediante alcuni strumenti (es: Shrink O’Matic); considerate il precaricamento delle immagini (le dimensioni totali non variano ma le pagine che utilizzeranno gli stessi elementi saranno visualizzate prima).
Utilizzare un design non responsive
Dare per scontato che i visitatori utilizzino monitor simili a quello che abbiamo utilizzato in fase di progettazione, porta a delle problematiche discusse anche nella precedente guida dedicata ai siti mobile friendly. Ciò si traduce in un’errata visualizzazione del sito che compromette la fruibilità di quest’ultimo. Le dimensioni degli schermi più diffusi variano a grandi linee da 4 a 24 pollici, di conseguenza i fattori da tenere in considerazione sono innumerevoli.
Creare siti che richiedono frequenti refresh delle pagine
Punto che si ricollega alla tematica dei tempi di caricamento delle pagine eccessivamente lunghi. Refresh frequenti causati da interazioni varie minano la qualità dell’user experience e portano al reset costante della pagina – ed a ulteriori caricamenti. E’ il caso di iniziare a considerare tecniche AJAX o un approccio “SPA” – single page application. Librerie e framework JavaScript come AngularJS, JQuery, KnockoutJS possono rendere più facile questo compito.