Filtro antispam di Gmail: come rimediare ai problemi

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Nella giornata del 3 marzo 2022 molti clienti di servizi email si sono lamentati per le modifiche molto restrittive effettuate sui filtri antispam delle caselle Gmail. A dire il vero, queste modifiche risalgono a qualche settimana fa, ma come spesso capita c’è voluto un po’ di tempo per far sì che gli utenti comprendessero il problema.

A quanto pare le policy più stringenti imposte da Google starebbero facendo finire in Posta Indesiderata molte mail legittime, dando non pochi problemi a coloro che ovviamente utilizzano le loro caselle per lavoro. Si sono lette molte lamentele all’interno delle community di Google poiché molte mail importanti e veritiere sono finite nelle cartelle sbagliate creando rallentamenti e, in un certo senso, anche fraintendimenti.

Per quel che riguarda le motivazioni, Google ha modificato le misure antispam passando al controllo mirato dei domini che inviano posta alle sue caselle Gmail e, senza una particolare configurazione, le mail finiranno sempre nella cartella Posta Indesiderata. Una problematica correlata a questa novità è anche quella della scadenza delle email, che dopo 30 giorni nella cartella Posta Indesiderata verranno automaticamente cancellate. Questa è chiaramente una evenienza abbastanza recondita, però è una motivazione in più per controllare con maggiore attenzione.

Per dare una parziale soluzione al problema è necessario configurare correttamente il record SPF, ovvero Sender Policy Framework, indicando una stringa che esplica l’utilizzo esclusivo dei server di posta del provider. Per quel che riguarda i servizi di posta Hosting Solutions è possibile trovare una guida a questo link.

Il record SPF serve ad indicare la natura autentica degli indirizzi del mittente, che quindi dirà ai server di posta di Gmail che l’indirizzo non è contraffatto. Questa particolare caratteristica consente di evitare le note pratiche di Spoofing, ovvero l’invio di mail da indirizzi fasulli.

 

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