Nella giornata di domenica 31 gennaio si è verificata una serie di problemi legati all’interruzione del servizio Cisco SpamCop. Questo strumento è un RBL (Real-time Blackhole List) che può essere utilizzato come antispam per le proprie caselle di posta.
Il suo funzionamento è molto semplice, ogni volta che arriva una email ad una casella, SpamCop avvia una ricerca sui record DNS del server di posta che l’ha inviata per controllare se quell’indirizzo IP invia frequentemente spam.
I problemi riscontrati nei giorni scorsi hanno creato una sorta di cortocircuito per il quale ogni mail sarebbe risultata costantemente un falso positivo venendo quindi bloccata dai server di posta in entrata che utilizzano SpamCop. Il tutto è accaduto a causa di un dominio scaduto e non rinnovato in tempo, ovvero spamcop.net.
Questa distrazione ha creato una serie di disservizi ad utenti da tutto il mondo, compresi aziende, Service Provider e professionisti, che si sono visti tornare indietro tutte le mail inviate a coloro che utilizzavano SpamCop. Il messaggio di errore era sempre il medesimo:
The error on www.spamcop.net is: An error occurred while processing your request.
Ciò è successo a causa di un problema sulla risoluzione dei record DNS Wildcard, che includeva anche i sottodomini di spamcop.net e finiva per inserire tutti i mittenti nella Blacklist. Dopo molte segnalazioni, Cisco ha comunicato di aver proceduto al rinnovo del dominio “dimenticato”, ma molti utenti continuavano a lamentare il problema.
Per far tornare tutto alla normalità, Cisco ha dovuto spiegare che il prosieguo delle difficoltà era dovuto a problemi di cache. Una volta scaduto il DNS TTL (Time To Live) o dopo aver ripulito la stessa cache, RBL sarebbe tornato a funzionare in modo corretto.
Questo incidente, seppur durato poco tempo, dimostra quanto sia importante avere un’attenzione costante sui propri sistemi proprio a partire dal corretto rinnovo dei domini. La scadenza dimenticata o il mancato rinnovo automatico, talvolta, possono provocare problemi che si ripercuotono su tantissimi utenti e clienti, basti pensare alle email non funzionanti o ai siti che smettono di funzionare.
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