In un modo o nell’altro, quando si parla di attività legate alla preparazione di contenuti online o simili, si finisce quasi sempre a parlare di psicologia – come nelle precedenti puntate della serie.
Dal web designer al writer, immedesimarsi nel target di riferimento è un prerequisito essenziale per la buona riuscita di un qualsiasi lavoro. I titoli che mirano a suscitare emozioni nel lettore (emotional headline) non fanno eccezione. Le emozioni, precisa Neil, sono in grado di innescare azioni: l’apertura e/o condivisione del contenuto, la pubblicazione di un commento e via dicendo.
L’EMV (Emotional Marketing Value) è un indicatore che cerca di misurare l’impatto emotivo delle parole nelle frasi (titoli inclusi). In seguito all’analisi di 1 milione di articoli (i più popolari), è stata individuata una correlazione tra numero di condivisioni ed EMV (valore compreso tra 0 e 100): oltre 1000 condivisioni ottenute da titoli con EMV prossimo a 40; 500 condivisioni per valori prossimi a 30; 100 condivisioni per valori sotto quota 20.
E’ ovviamente chiaro che un alto EMV assicura un numero di condivisioni maggiore. Tenendo presente che il massimo (100) non è “tecnicamente” raggiungibile, il blogger precisa che i migliori writer sono in grado di aggirarsi tra i 30 e 40 punti. Ed indica un sito sul quale è possibile misurare l’EMV dei titoli (purtroppo è affidabile solo per frasi in lingua inglese).
Il metodo ideale suggerito da Neil prevede in ogni caso la creazione di almeno una ventina di titoli da sottoporre successivamente all’analyzer in questione.
Chiamare in causa “autorità” o brand di settore
Per distinguere un buon titolo da altrettanti validi titoli, magari dedicati allo stesso argomento, potrebbe essere utile chiamare in causa dei nomi o brand noti ed attinenti alla tematica che si vuole trattare, ad esempio l’inefficace “5 consigli per scrivere veloce (molto veloce! promesso!)” può trasformarsi in “5 consigli per scrivere veloce come Neil Patel”.
L’inclusione di un noto brand o nome è una tecnica tanto semplice quanto efficace ma occorre scegliere ovviamente quello più adatto da presentare al pubblico di riferimento – nell’esempio precedente il pubblico di riferimento è interessato al marketing e conosce ovviamente Neil Patel.
La quarta puntata termina qui, appuntamento a dopodomani con la penultima parte della serie.