Phishing: la minaccia corre sulle App

Sempre più spesso ci troviamo a commentare notizie riguardanti le varie truffe online che si susseguono di anno in anno. Oggi vogliamo approfondire una tematica molto importante, ovvero la grande quantità di attacchi di phishing tramite le varie App di messaggistica che utilizziamo quotidianamente. In una ricerca, Kaspersky mostra quali sono state le applicazioni maggiormente colpite da truffe ai danni degli utenti della rete.

Al primo posto, senza troppe sorprese, troviamo WhatsApp, app di messaggistica maggiormente utilizzata al mondo, sulla quale tra dicembre e maggio è stato inviato l’85% dei link malevoli. Attualmente le app di messaggistica risultano essere più utilizzate rispetto agli stessi social network con quasi 3 miliardi di utenti, numero che verrà superato l’anno prossimo.

Proseguendo la particolare classifica delle app con il maggior numero di link malevoli troviamo Telegram (5,6%), Viber (4,7%) e Google Hangouts con l’1%.

A livello geografico, invece, notiamo che il maggior numero di attacchi via app viene veicolato in Russia con il 46% dei casi. A seguire vediamo il Brasile e l’India, rispettivamente col 15% ed il 7% delle truffe. Per comprendere la grossa entità del problema basti pensare che ogni giorno vengono segnalati ben 480 casi di phishing.

Esaminiamo i dati per App. WhatsApp conta attualmente più attacchi in Russia, Brasile ed India con percentuali simili a quelle globali. Considerando i 2 miliardi di utenti attuali (dati ufficiali Facebook) non è difficile comprendere quanto questa tendenza sia preoccupante. Mediamente, ogni utente WhatsApp brasiliano riceve 177 attacchi (periodo dicembre 2020 – maggio 2021) mentre gli indiani 158. I russi in questo caso hanno numeri più bassi.

Passando a Telegram si può notare che la distribuzione geografica non è granché differente a quella già vista, mentre il numero di link malevoli segnalati è molto inferiore. Principalmente, però, sono gli utenti russi quelli che hanno ricevuto mediamente il maggior numero di tentativi di phishing su questa app, ovvero 79. Nonostante lo scarso numero di utilizzatori in Europa, Viber è ancora tra le App di messaggistica più utilizzate per le truffe online. La sua particolarità, però, è la concentrazione di tentativi di phishing nell’area dell’ex Unione Sovietica con la Russia al primo posto seguita da Ucraina e Bielorussia.

Terminiamo questa panoramica parlando di Hangouts, che mostra una maggior quantità di attacchi negli Stati Uniti ed in Francia, entrambi con percentuali del 39% circa di segnalazioni.

Chiudendo questa breve panoramica, Kaspersky ricorda alcune best practices per evitare di cadere nei tranelli all’interno della app di messaggistica. Come primo consiglio è importante guardare bene la grafia dei messaggi ricevuti e non fidarsi mai dei link sospetti, anche quando è un nostro contatto ad inviarceli. Questo perché molto spesso gli hacker riescono a mettere le mani sui device controllandoli ed inviando messaggi indiscriminatamente.

 

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