Pagine Web, dimensione media in crescita anche nel 2015

L’HTTP Archive Report ha pubblicato alcuni interessanti dati relativi al “peso” dei portali Web nel 2015.

In Pagine Web dimensioni in crescita nel 2015controtendenza con quanto stabilito e “predicato” da web designer ed affini, sembra che la Rete non riesca proprio a snellire le dimensioni totali delle pagine che, tabella alla mano (visionabile qui di seguito), hanno incrementato del 16% circa lo spazio occupato (da 1953Kb a 2262Kb).

Le prevedibili conseguenze sono un maggior consumo di traffico per i siti e di dati per i dispositivi mobile, senza dimenticare i tempi di caricamento dilatati, soprattutto nel caso in cui non si agganci una rete 3G / 4G o si utilizzino connessioni adsl non particolarmente performanti – situazione non rara in Italia.

Pagine Web a confronto (2014 vs 2015)

Alcune osservazioni sui dati riportati nella tabella:

  • Flash è l’unica voce dell’elenco “in perdita”, è evidente come uno degli storici pilastri Adobe sia ormai avviato ad abbandonare la scena sul medio termine (forse entro la fine del 2016?);
  •  I 19Kb guadagnati da CSS possono essere spiegati sia come un’inevitabile conseguenza dell’evoluzione del linguaggio (alcuni effetti, animazioni vari e layout responsive non erano presenti anni fa) sia come la risultante di processi di precompilazione effettuati da programmi come Stylus, Sass etc;
  • JavaScript, con l’aggiunta di altri 68Kb, sconta probabilmente gli effetti dell’advertising aggressivo e dell’uso massivo di widget per vari social network.

Perchè realizzare pagine web “leggere”

Come detto in apertura, pagine web più voluminose incidono sul portafoglio del webmaster (serve più banda) e necessitano di connessioni più performanti per essere caricate in tempi “tollerabili” dall’utenza – pochi secondi per essere precisi. Il portale Etsy.com ha ad esempio realizzato di aver aumentato la propria frequenza di rimbalzo di un 12% da mobile. La causa? 160Kb di troppo sulle immagini.

In secondo luogo Google esegue periodiche scansioni sul Web (abbiamo dedicato una guida agli algoritmi ed alle penalizzazioni Google) penalizzando i portali eccessivamente “pesanti”.

In terzo luogo ed in riferimento al primo punto, la diffusione ed il successo di estensioni per bloccare la pubblicità (tra le più celebri ad-blocker) dimostra lo scarso apprezzamento dei visitatori per qualsiasi forma di pubblicità (invasiva o meno).

Perchè non offrire allora un’esperienza di navigazione fluida e piacevole agli internauti? Il “rischio” è quello di aumentare il rank del sito, il numero di visitatori e di conversioni.