Nel 2023 il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha iniziato a sostenere diverse iniziative volte all’aumento del livello di digitalizzazione italiana e non solo. Soprattutto per le PA, come più volte sottolineato nei mesi scorsi su questo blog, ha rappresentato una grande occasione per superare i limiti del passato e rendere più semplice l’accesso e l’utilizzo dei portali dedicati al cittadino, oltre che la loro sicurezza, che come abbiamo visto rappresenta un argomento centrale.
Le iniziative attese per il 2024 porteranno ad un ulteriore passo avanti verso il tanto atteso rilascio dell’IT Wallet, il portafoglio digitale europeo che funzionerà da incubatore unico di tutto ciò che riguarda la cittadinanza come patente, codice fiscale e molto altro. Oltre ad esso c’è anche la tanto attesa legge europea sulla AI, per la quale c’è stata una prima approvazione il 9 dicembre scorso.
Riguardo ai sistemi di identità digitale, ricordiamo che nel 2023 è avvenuto il noto prolungamento dell’accordo coi fornitori di SPID dopo una riflessione governativa sulla prosecuzione del sistema. Dal lato opposto, ovvero quello della CIE, che è stata potenziata ed è stata resa ancora più simile al sistema SPID. Entrambi, con una preferenza governativa sulla Carta d’Identità Elettronica, saranno fondamentali quando uscirà il portafoglio digitale italiano, che precederà quello europeo e poi vi convergerà.
Dal punto di vista delle coperture di rete internet, nel 2023 è proseguita l’esecuzione del piano per la Banda Ultra Larga oltre all’aumento di enti e aziende pubbliche al Polo Strategico Nazionale. Sono state invece implementate le funzionalità di due portali fondamentali della Pubblica Amministrazione, ovvero la Piattaforma Digitale Nazionale Dati e l’Anagrafe Nazionale oltre alla piattaforma SEND (Servizio Notifiche Digitali).
Nell’arco del 2023 sono stati fatti invece meno passi avanti per quel che riguarda la sicurezza e la velocità dei servizi erogati al cittadino. Molto spesso si sono segnalati malfunzionamenti o difficoltà di fruizione, una questione che non riguarda tutti ma che andrà rimessa in agenda per il 2024 anche in base alle direttive dei regolamenti europei.
A proposito dei regolamenti, nel giugno 2024 entrerà in vigore il già noto eIDAS, che innescherà una serie di misure da attuare anche nel nostro paese. Tra esse vediamo ovviamente la norma per il già citato IT Wallet, che dovrà essere creato entro due anni dall’inizio dell’efficacia del nuovo eIDAS. Oltretutto ci dovrà essere un solo portafogli, pertanto i privati che emettono SPID dovranno far convergere i quasi 37 milioni di identità verso un unico portale. Il già citato AI Act Europeo invece dovrà portare ad una normativa italiana che stabilirà anche i ruoli, per l’importante questione relativa ai dati ed alla sicurezza, di ACN e AgID.
Vedremo nei prossimi 12 mesi come verranno portate avanti tutte queste delicate problematiche oltre all’inizio di una riflessione riguardante gli anni a venire, in special modo il 2026 quando i fondi PNRR saranno esauriti. È di fondamentale importanza che tutte le iniziative volte alla modernizzazione dell’Italia non vadano sprecate o non siano solo un fuoco di paglia.
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