NSA, cosa è e cosa significa per i tuoi dati

NSA, sicurezza dati e sicurezza privacy, ma cosa lega queste tre tematiche e precisamente cos’è l’NSA e in cosa consiste lo scandalo Datagate?

Cos’è l’NSA e cos’è il Datagate? A partire da questa estate i media tradizionali e il Web sono stati letteralmente invasi dalla sigla NSA, dalla parola Datagate e dalle preoccupazioni per la sicurezza dati e per la sicurezza privacy dei netizens di tutto il mondo, italiani compresi.

Il continuo susseguirsi di informazioni, le ricostruzioni giornalistiche e, a volte, i titoli da strillone non hanno dato modo a molti di capire esattamente cosa fosse l’NSA e che cosa fosse il Datagate. Chi non ha seguito la vicenda fin dall’inizio e non ha approfondito in modo puntuale tutte le evoluzioni e la miriade di aggiornamenti provenienti da un’infinità di fonti, fa fatica, ancora oggi, a raccapezzarsi sulla vicenda.

Ecco perché pensiamo sia utile ripercorrere le tappe principali che hanno portato al Datagate, per avere contezza dello scandalo ed essere preparati sull’argomento.

NSA, questo sconosciuto…

Il tutto ha inizio dall’NSA. La sigla è l’acronimo di National Security Agency, un’agenzia governativa statunitense da sempre incaricata di tutelare la sicurezza interna al paese, collaborando con la CIA che, invece, si occupa della sicurezza USA all’estero.

L’attività dell’NSA è svolta in totale riserbo e le sue mansioni e i suoi poteri sono cresciuti a seguito dell’attentato dell’11 Settembre 2001 alle Torri Gemelle, momento in cui il governo ha concesso all’agenzia la licenza di controllare il traffico telefonico e Internet del territorio. Responsabile in passato del progetto di spionaggio internazionale Echelon, che è stato al centro dei dibattiti media negli anni 2000, l’NSA è stato accusato da Wired di costruire nel deserto dello Utah un grande centro di spionaggio, capace di violare la sicurezza dati e la sicurezza privacy delle comunicazioni mondiali.

Poco dopo questa notizia, considerata da molti una fandonia, il giornalista Glen Greenwald del The Guardian decide

 

di dare voce alle rivelazioni di un giovane, un certo Edward Snowden, americano, rifugiato ad Hong Kong e ricercato da tutte le forze dell’ordine statunitensi. Il motivo? L’aver svelato al mondo il segreto più profondo dell’NSA: il PRISM.

Il PRISM (dal nome inglese del prisma, che permette di alterare la rappresentazione di ciò che viene visto attraverso un cristallo) è un vero e proprio programma di sorveglianza elettronica e cibernetica in vigore dal 2007 e rafforzatosi dopo il 2011. A partire da quella data, il programma PRISM è capace di intercettare non solo le conversazioni telefoniche, ma anche le email, le ricerche, le chat, i video, le fotografie e le conversazioni sul Web, attraverso un processo di data mining globale che poco si preoccupa delle singole legislazioni nazionali sulla sicurezza dati e sicurezza privacy.

NSA collabora con gli Europei

Da qui ha inizio il Datagate: gli Stati Uniti terrebbero tutti sotto controllo, come dimostra la mappa Boundless Information Global Heat, i cui colori indicano il grado di sorveglianza dal verde (livello più basso) al rosso (massima sorveglianza).

NSA, cosa è e cosa significa per i tuoi dati

I vari paesi del mondo gridano alla scandalo, i governi vogliono avere spiegazioni dall’amministrazione Barack Obama che viene letteralmente travolta dallo scalpore.

Gli USA si giustificano in nome del Pratiot Act e della sicurezza globale, ma le accuse che alimentano il Datagate sembrano non avere scusanti. Si parla del controllo dei cellulari di molte personalità politiche, come la tedesca Angela Merkel e del presidente brasiliano Dilma Rousseff e di molti altri governatori. Anche l’Italia sarebbe sotto controllo, ma quello che più incute timore sono le collaborazioni rivelate da Snowden con le grandi società di telecomunicazioni e Internet: Verizon, Microsoft, Yahoo, Google, Facebook, PalTalk, YouTube, Skype, Aol e Apple sarebbero solo alcune delle aziende che avrebbero messo i loro server a disposizione dell’NSA, permettendo l’accesso a gran parte del traffico Web mondiale.

Di fronte a tutto questo, l’Europa si è subito sollevata come garante della sicurezza privacy dei suoi cittadini, fino a quando le rivelazioni non hanno dimostrato la piena collaborazione dell’NSA con il GCHQ (Government Communications Headquarter), il suo omologo britannico, e con la DGSE (Direzione Generale Sicurezza Esterna) francese, associando al PRISM i propri programmi di controllo, come il Tempora britannico. Entrambi i paesi hanno subito contestato agli Stati Uniti un improponibile livello di controllo delle comunicazioni, che in Europa sarebbe limitato (a detta di Francia e Germania) ai soli casi considerati necessari.

Al di là degli scaricabarili, il mondo è controllato attraverso programmi come Prism e Tempora, capaci di intercettare le comunicazioni tradizionali e Web, analizzando i metadati che descrivono i pacchetti in transito attraverso Internet, ledendo la sicurezza privacy e la sicurezza dati e consegnando la vita altrui nelle mani degli agenti dell’NSA e non solo.