Il mobile costituisce una percentuale importante di consumo Web e dagli schermi smartphone nascono molte ricerche. Qui sorge un problema a livello SERP
Ti ho già spiegato uno dei tanti perché riguardanti l’importanza che il settore mobile sta assumendo. Google ha iniziato a rivalutare il mobile per garantire la sopravvivenza degli introiti generati, ma questo non è l’unico motivo che spinge l’azienda di Mountain View a considerare il mobile un settore strategico.
Nel 2012, BigG aveva pubblicato i risultati di uno studio dedicato al mondo multi-schermo, ossia all’esperienza utente attraverso diverse tipologie di dispositivi, rappresentati e distinguibili proprio per le dimensioni dello schermo.
La ricerca aveva dipinto un quadro complesso di come gli schermi dei diversi dispositivi vengono utilizzati per navigare sul Web e per le attività mobile e una delle tante conclusioni a cui lo studio era giunto sosteneva che lo smartphone è uno dei dispositivi più utilizzati nell’arco di una giornata e permette di svolgere diverse attività che possono iniziare sullo smartphone e concludersi poi attraverso altri device, secondo la più pura delle teorie multischermo. Google aveva capito, quindi, che andare sul mobile diventava un imperativo business di fondamentale importanza.
Questa conclusione era stata tratta dal fatto che lo studio rilevava che circa il 65 percento delle ricerche iniziavano dagli schermi degli smartphone perché il display del dispositivo mobile risultava sempre quello più vicino all’utente ogni volta che costui era interessato a cercare qualcosa che aveva appreso attraverso altri mezzi (un prodotto visto in TV, un argomento affrontato in radio e via discorrendo).
Arrivando a ricerche più recenti, la relazione annuale su Internet pubblicata da Mary Meeker contiene interessanti informazioni sull’uso mobile del Web. Dall’immagine riportata qui sotto, notiamo che, in Europa, la navigazione sul Web da mobile a maggio 2014 è pari al doppio di quella rilevata nello stesso mese dell’anno scorso.
Stesso dicasi per nord America e, dato ancora più eclatante, i paesi in via di sviluppo come l’Africa vedono una distanza di 20 punti percentuali nella navigazione mobile fra l’anno scorso e quest’anno.
I critici sostengono che non è poi cambiato molto a livello di percentuale d’uso del desktop e questo potrebbe anche essere vero. Ma se ignorassimo il 25 percento di media globale di navigazione Web da mobile, staremmo valutando una piccolissima porzione di un intero quadro più completo e complesso riguardante l’uso del Web in generale.
L’importanza delle ricerche da mobile
Questi risultati sono importantissimi perché la ricerca su schermo mobile introduce notevoli varianti a livello di SERP che un marketer e un esperto SEO non possono ignorare. La differenza sta proprio nella dimensione dello schermo e su questo format factor non si può agire.
Per capire meglio quello che voglio dirti, proviamo a fare due ricerche, una sullo schermo di un desktop a 1280×1024 di risoluzione ricorrendo al browser Chrome e l’altra sullo schermo di un iPhone 5S usando Safari. Le ricerche hanno sempre lo stesso oggetto sia sullo smartphone sia sul desktop.
Immaginiamo di cercare la parola idraulici. La ricerca desktop condurrà a un buon numero (dai cinque agli otto) di annunci pubblicitari above-the-fold, a tre risultati organici, a una mappa completa e a un paio di risultati con recensione. Sull’iPhone 5S, c’è a mala pena lo spazio per i due risultati a pagamento e per un risultato organico.
Certo, sull’iPhone 5S c’è una maggiore naturalità allo scorrimento verticale, ma se l’utente ha già individuato ciò che gli interessa, la sua ricerca è finita e non ha bisogno di vedere altro, permanendo anche mento tempo sulla stessa pagina di Google.
D’altra parte, se cerchiamo una pizzeria, sul desktop verrà fuori un carosello di risultati con scorrimento orizzontale che risulta di scomoda consultazione su un monitor PC e quindi poco attraente per l’utente, mentre sullo schermo dell’iPhone 5S lo stesso carosello risulta semplice e facile da consultare e la funzione clic-to-call, approfittando della parte telefonica del dispositivo, risulta efficace per convertire il clic sull’annuncio in un’opportunità di business per l’investitore.
E non è tutto, per questo ti do appuntamento al prossimo post conclusivo.