Perché il mobile è ormai un settore strategico – I parte

Il mobile è così importante a tal punto che la stessa Google ha eseguito un cambio di rotta interessandosi di improvviso al settore. Vediamo perché

Fin dalla nascita dei cellulari e, ancora più insistentemente, dalla fine degli anni ’90, gli analisti hanno sempre provveduto a targare l’anno che era in corso come il vero anno del boom mobile. Perché il mobile è ormai un settore strategico - I parteIn realtà, le tecnologie premature che c’erano a quei tempi non permettevano di prospettare l’opportunità che i dispositivi mobile prendessero il posto dei computer e lo sviluppo del desktop è andato avanti per un bel po’, almeno fin tanto:

  • che i cellulari non sono diventati intelligenti, trasformandosi in smartphone,
  • che gli smartphone sono stati dotati di sistemi operativi poliedrici,
  • che gli schermi sono diventati più generosi, anche grazie all’avvento dei tablet.

Tutti questi fattori hanno cambiato la fisionomia del mobile e la sua capacità di integrarsi, prima, e di sostituire, poi, l’esperienza utente desktop. E questa realtà fa comprendere come sia importante, ormai prestare bene attenzione al mondo mobile, tanto per il proprio business quanto per le pratiche di marketing online. Il mobile, dunque, non può essere più considerato una brutta copia in miniatura di un’interfaccia desktop.

Lo spostamento di Google verso il mobile

L’importanza che il mobile ha iniziato ad assumere rispetto al mondo PC e desktop è dimostrata dal cambio di rotta eseguito da uno dei colossi del Web: Google. Il mondo mobile è diventato per Mountain View così importante da costringere BigG a una riprogettazione pesante dei suoi prodotti in senso mobile, tanto che il Lead Designer Google Search, Jon Wiley, a marzo ha dichiarato su Google+ che entro la fine dell’anno saranno introdotte importanti novità al motore di ricerca per il settore mobile e tablet, innovazioni che porteranno cambiamenti anche all’esperienza utente lato desktop.

Google ha iniziato a guardare ai dispositivi mobile con interesse, riprogettando più volte i prodotti e, spesso, lanciando nuove funzioni prima sul mobile e poi sul mondo PC, come accaduto per la nuova versione di Google Maps.

Il motivo di questo cambiamento verso il mobile

Alla base di questo atteggiamento di Google c’è la paura di perdere introiti e la necessità di sopravvivenza. Google deve adattarsi al mobile prima che il mobile annienti gli affari in cui BigG ha profuso ingenti sforzi e da cui Mountain View ha ottenuto interessanti guadagni.

Prima dell’estate 2013, Google aveva sperimentato importanti cali sui CPC a lungo termine e la maggior parte degli analisti aveva individuato la causa di queste perdite nella riluttanza da parte degli investitori di pagare le stesse tariffe destinate al mondo desktop, per i clic ricevuti dalla inserzioni mobile.

Google ha sempre respinto le accuse, adducendo una sorta di confusione che si sarebbe creata negli investitori qualora si fosse data vita a offerte separate a seconda delle piattaforme. Di contro, molti sostengono che non c’è nessuna confusione, ma solo la paura di Google che il mobile possa impattare sui 60 miliardi di dollari di affari della società, di cui gran parte derivano dalla pubblicità. Per questo motivo, per Google è diventato necessario reinventarsi in senso mobile.

E ancora, la rivoluzione mobile si può analizzare da altri punti di vista, come ti proporrò nel corso di altri due prossimi post.