Storage cloud e guerra sui prezzi. Arriva l’OneDrive for Business di Microsoft come servizio a sé stante, ma per i dati sensibili, meglio i servizi nostrani
Vi siete chiesti cosa stia succedendo al cloud storage di Microsoft?
Facendo un rapido excursus dei vari passaggi commerciali con cui il cloud storage made in Redmond viene a essere proposto, troviamo il perché ci poniamo questa domanda.
In principio era Windows Live Folders, divenuto poi SkyDrive per dare vita anche a una versione dedicata alle aziende e indicata con l’epiteto Pro.
La precedente gestione di Microsoft, però, sembra non abbia avuto l’idea giusta per valorizzare il prodotto, che è andato a perdersi nel mare magnum di servizi e componenti Microsoft dedicati alla produttività. Forse questo poco successo deve aver spinto l’azienda a decidere di rebrandizzare il prodotto con il nuovo nome OneDrive, con cui è stato sostituito anche il servizio SkyDrive Pro, divenuto OneDrive for Business.
Tutti questi cambiamenti forse non dovevano essere sufficienti a posizionarsi come prodotto di cloud storage alternativo ai più noti Box e Dropbox, anche perché OneDrive for Business viene offerto solo ai sottoscrittori di un abbonamento Office-as-a-service, scelto nell’ambito della piattaforma Office 365.
Da qui l’idea di Microsoft di rendere più competitivo il servizio, sganciandosi dalla piattaforma Office e divenendo finalmente un prodotto standalone acquistabile da tutti, senza alcuna condizione accessoria.
Così, fra pochi giorni e precisamente a partire dal primo di aprile, OneDrive for Business diviene acquistabile come servizio a sé stante e qualunque realtà imprenditoriale può acquistare cloud storage direttamente da Microsoft.
Cloud storage Microsoft: i prezzi
La volontà di recuperare terreno nei confronti dei concorrenti come Dropbox e Box ha portato a un listino prezzi del servizio molto interessante: si parte da 2.50 dollari al mese per 25 GB di spazio a utente, con uno sconto del 50 percento sul prezzo del listino per tutto il periodo da aprile a settembre. Le aziende che usano Office 365 ProPlus oppure Office con Software Assurance pagheranno invece 1.50 dollari/mese/utente per lo stesso quantitativo di spazio.
Il prezzo in promozione è pari a quello usuale di Dropbox (9.99 dollari per 100 GB, ossia 2.50 dollari per 25 GB), mentre è comunque doppio al listino di Box (5 dollari per 100 GB, pari a 1.25 dollari per 25 GB). Questo ultimo provider ha a disposizione così tanto cloud storage da potersi permettere prezzi decisamente più bassi, ma sta tentando di costruire una suite di editing intorno all’offerta di spazio Web. Box sta seguendo un percorso che sembra quindi opposto a quello di Microsoft, che è partita dalla Suite applicativa da ufficio per costruire su di essa la sua nuvola.
Al di là di tutto, l’esordio di Microsoft nel cloud storage come concorrente diretto, smuoverà comunque le acque e gli equilibri di mercato potrebbero spostarsi definendo listini ancora più favorevoli per gli utenti.
Per chi sceglie una soluzione di cloud storage, infine, è bene notare che i prezzi non devono essere l’unica discriminante di scelta. Infatti, optando per servizi esteri, i nostri dati potrebbero essere memorizzati in data center oltre confini italiani ed europei e non rispondere più alle stringenti normative UE sulla privacy.
Per evitare qualsiasi questione e andare sul sicuro, agli stessi costi possiamo pensare di affidarci a un servizio di cloud storage come quello offerto da Hosting Solutions, con soluzioni che partono da 3 euro al mese per 20 GB di spazio.
D’altra parte, la guerra del cloud storage è appena iniziata!