Sebbene gli ultimi anni siano stati a dir poco burrascosi dal punto di vista economico per motivi dovuti alla pandemia da Covid19 abbattutasi sul pianeta e, soltanto negli ultimi nove mesi, da un’invasione che ha rimesso in discussione anni di equilibrio politico ed economico in Europa, il mercato dei server ha continuato a procedere a buon ritmo. Andando più nel dettaglio, questo settore economico, oltre allo scoppio della pandemia nel 2020 ha anche subito i noti problemi delle supply chain nel 2021 proprio come conseguenza dei contagi e, per quel che riguarda il mercato cinese, i continui lockdown che hanno bloccato i processi produttivi.
Nonostante queste difficoltà, dicevamo, il mercato dei server negli ultimi due anni si è comunque attestato in un risultato positivo pari a +6% e pure l’aumento dell’inflazione potrebbe non porre freno a questa tendenza. Questo perché le infrastrutture stanno diventando sempre più strategiche per un miglior funzionamento di aziende, enti pubblici ed altre strutture critiche di altro genere. Secondo IDC, almeno fino al 2026 si potranno registrare annate di forte crescita in questo settore, con tutti gli ordini ancora in attesa che verranno evasi e fungeranno da forte spinta per il resto dell’anno e per tutto il 2023 in arrivo.
Dal punto di vista del futuro, però, si possono registrare alcune nuove sfide che sembrano all’orizzonte. In primis, il problema di alcuni materiali, che a causa del conflitto potrebbero diventare difficili da reperire. Per essere chiari, il mercato globale potrebbe risentire solo in minima parte dall’invasione dell’Ucraina, ma le sanzioni alla Russia e l’inflazione crescente rendono nuovamente più arduo l’approvvigionamento di macchine fisiche. Quei paesi che si trovano nelle immediate prossimità delle zone in conflitto avranno sicuramente rallentamenti nelle consegne, mentre i paesi con aziende produttrici patiranno problemi per quel che riguarda Palladio e Neon, due elementi che venivano ordinati principalmente da Russia e Ucraina e per i quali gli USA dovranno cercare altri partner.
Questo però impatterà molto meno rispetto al mercato asiatico dei semiconduttori, che dipendono anche dal palladio russo, ma in minima parte rispetto a quello del Sud Africa. Infine, le problematiche riguardanti il conflitto saranno determinanti anche per il trasporto delle merci, poiché tutti coloro che dovranno passare dai territori coinvolti dovranno percorrere tratte più lunghe, allungando i tempi. In conclusione, nonostante l’evidente crescita sarà importante continuare a monitorare attentamente ciò che succede nel mondo per prevedere anche gli eventi successivi e l’andamento reale del mercato.
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