Mercato dei domini: il secondo trimestre 2016

Verisign ha recentemente rilasciato la seconda edizione annuale del Domain Name Industry Brief, il consueto bilancio sull’andamento del mercato dei domini. Nel post di oggi avremo modo di analizzare nel dettaglio i dati relativi al periodo compreso tra il 1 Aprile ed il 30 Giugno 2016. In prima battuta si nota che il positivo trend di crescita del Q1 (primo trimestre) viene riconfermato anche dal Q2:

  • il numero complessivo di domini registrati (TLD) è pari a 334.6 milioni. Rispetto al Q1 si osserva quindi una crescita del 2.4% (+7.9 milioni di registrazioni domini). Su base annuale le registrazioni crescono del 12.9% con 38.2 milioni di unità;
  • i ccTLD (country-code TLD) salgono a quota 149.9 milioni di registrazioni totali, in rialzo dell’1% rispetto al primo trimestre e dell’8.5% su base annuale;
  • ottimo risultato per i gTLD, le estensioni rilasciate periodicamente dall’ICANN e presenti anche nel listino ufficiale Hosting Solutions, che passano da 16.1 milioni a 22 milioni di registrazioni complessive.

TLD: top10

Nella classifica dei TLD (per estensione) troviamo ancora una volta in cima .COM con 127.5 milioni di domini. Nessun cambiamento fino all’ottava posizione, dove si colloca per la prima volta .XYZ ; .RU e .NL scivolano di conseguenza in coda mentre .INFO abbandona la top10 (era in decima posizione nel primo trimestre 2016).

Top10 TLD per estensione - report Verisign

Top10 TLD per estensione – report Verisign

ccTLD: top10

Alla data del 30 Giugno 2016, Verisign attesta la presenza di 292 estensioni ccTLD sul mercato: i domini presenti nella top10 rappresentano il 67.3% delle registrazioni totali ccTLD. Come anticipato in apertura, queste ultime ammontano a 149.9 milioni: su base annuale la crescita è dell’8.5% o 11.7 milioni di unità mentre rispetto al Q1 viene riscontrato un +1.0% (+1.4 milioni).

In prima posizione figura nuovamente il ccTLD gratuito .TK, le cui rendite sono generate dalla vendita del traffico residuo dei domini non rinnovati o scaduti. I restanti membri della top 10 occupano tutti il medesimo posto del Q1 2016, ad eccezione del ccTLD del Brasile che sottrae il settimo piazzamento all’Unione Europea.

Top10 ccTLD

Top10 ccTLD

gTLD: un confronto con TLD e ccTLD

I gTLD registrano degli ottimi risultati passando dal 4.9% (16.1 milioni) al 6.6% (22 milioni) delle registrazioni totali (TLD). Nell’infografica che potete osservare qui di seguito vengono indicati i “rapporti di forza” tra gTLD e totale dei TLD e tra top10 gTLD e totale dei gTLD. Nella top10 dei gTLD (61.5% di tutti i gTLD registrati) si nota qualche novità tra le posizioni 6 e 10 con un avanzamento delle estensioni .BID, .SITE è l’arrivo di .PRO; .LINK cede invece tre posizioni.

gTLD e TLD a confronto

gTLD e TLD a confronto

Tra i gTLD troviamo anche estensioni dedicate a specifiche aree geografiche e città. Nella prossima infografica vi è un confronto tra gTLD geografici e rispettivi ccTLD di zona geografica (es: .TOKYO e .JP). Le registrazioni complessive, rispetto al Q1 2016, passano da 542.517 a 566.538 ma non consentono ai geo gTLD di andare oltre lo 0.9% del totale (ccTLD).

gTLD geografici e corrispettivi ccTLD a confronto

gTLD geografici e corrispettivi ccTLD a confronto

Info varie sul mercato dei domini

Nella parte conclusiva riportiamo alcune “curiosità” a partire dalle dieci parole chiave più utilizzate nei domini di secondo livello dei TLD .COM e .NET:

Parole chiave domini secondo livello TLD .COM e .NET
Se date uno sguardo alla top10 del Q1 vi accorgerete che tutte e 20 le precedenti keyword sono cambiate. Appare inoltre abbastanza evidente che sulla scelta delle parole chiave influiscono anche vicende e personaggi più rilevanti del trimestre (è possibile notare ad esempio Brexit e Prince, il noto musicista/cantante scomparso ad Aprile 2016).

Per quanto riguarda il carico di lavoro giornaliero del DNS (Domain Name System) Verisign, si parla di 130 miliardi di query per i soli TLD gestiti dall’azienda (124 miliardi di query nel q1) con picchi prossimi a 179 miliardi (nel primo trimestre 189 miliardi).

Le percentuali relative al numero di domini .COM e .NET che reindirizzano a noti portali ecommerce, social network e non solo fotografa un generale calo dal quale si salvano solo Amazon (dal 25% al 43%) e Twitter (dal 23% al 35%). Gli altri portali in lista con relative perdite rispetto al primo trimestre: Etsy (22%, in calo dell’8%), Facebook (19%, in calo dell’8%), Linkedin (30%, in calo del 5%), Weibo (31%, in calo del 18%).