Il mercato delle inserzioni pubblicitarie (ads) online è un’importante fonte di liquidità per grandi e piccole aziende, tanto su PC Desktop quanto su mobile (quasi 1 utente su 2 accede alla Rete da dispositivi mobile). Secondo quanto riporta tuttavia un recente studio diffuso da Retale, impresa che opera nel settore dal 2013, l’efficacia dei banner in ambito mobile sarebbe bassa.
Il 60% dei clic immessi da utenti mobile sarebbe infatti non voluto, quindi la risultante di una serie di azioni accidentali causate ad esempio dalla scarsa sensibilità dello schermo touch del device, da un errato movimento delle dita dell’user (clic involontario nel tentativo di chiudere ad esempio una pagina) o da semplice distrazione.
Una volta cliccato il banner per sbaglio, il campione interpellato dal sondaggio si è dichiarato in ordine di preferenza “infastidito” (68%), frustrato (45%), infuriato (22%). Quali sono invece i principali canali nei quali gli ads compaiono più di frequente? Il report indica in prima posizione le news o i portali di informazione (65%) seguite/i dai social network (50%), videogames (47%, app varie “freemium” dagli Store) video (45%, YouTube tra i più noti), musica (45%, portali vari per l’ascolto in streaming).
“[Quest’anno la pubblicità su mobile raggiungerà i 18 miliardi (in dollari) di spesa. Tenendo conto dell’investimento e delle modalità (accidentali) con le quali sono effettuati i clic da mobile, aziende ed esperti marketing dovrebbero riconsiderare le proprie strategie mobile]” ha dichiarato Pata Dermody (presidente di Retale).
Nonostante la cattiva reputazione della quale godano gli ads ed il crescente successo delle estensioni per il blocco di questi ultimi (sia su mobile che desktop), il mercato pubblicitario è ad oggi in grado di garantire buoni guadagni alle aziende (la maggioranza delle rendite di Google ad esempio). Avremo ad ogni modo l’occasione di verificare nel corso dell’anno la veridicità o meno di studi come quello reso noto da Retale.