Nella puntata precedente abbiamo descritto i passaggi in cui si articola la procedura di migrazione da Magento a Magento 2, dedicando la parte conclusiva all’installazione dell’utile strumento di migrazione (migration tool) messo a disposizione dallo stesso team di sviluppo.
Il post di oggi, che va a concludere questo primo ciclo di appuntamenti dedicato a Magento 2, servirà ad elencare una serie di buone norme da seguire nelle fasi precedenti e successive alla migrazione vera e propria, integrandosi quindi con quanto detto nella seconda puntata.
Cosa tenere a mente prima della migrazione
- Collegare la copia del database Magento a Magento 2. Prima di aggiornare la piattaforma è bene duplicare il database Magento per collegarlo a Magento 2. Effettuare tale procedura con il database principale del vostro sito (live, quindi in uso) porterebbe alla perdita del database – e recuperare i dati risulterebbe estremamente difficile;
- Ripulire il duplicato del database. In riferimento al punto precendente, è bene eliminare i file superflui dal nostro database Magento duplicato come ad esempio come gli articoli visti recentemente o comparati, file di log etc.
- Interruzione delle attività. Prima di effettuare la migrazione è bene interrompere qualsiasi attività dal pannello di amministrazione (ad eccezione di pratiche di gestione legate agli ordini). Salvare delle modifiche a duplicazione avvenuta significa infatti non ritrovare i cambiamenti apportati nella copia appena creata.
- Evitare modifiche al codice. Una delle tentazioni nelle quali possono cadere gli sviluppatori è quella di apportare modifiche al codice durante la fase di migrazione. E’ consigliabile invece attendere la fine del processo per evitare qualsiasi tipo di problematica.

L’intero processo di migrazione, incluso il “prima” e “dopo”, nello schema fornito dalla documentazione ufficiale online
I primi passi da compiere dopo la migrazione
Se avete seguito i consigli riportati nel paragrafo precedente, non vi resta che procedere ora allo spostamente dei dati che non sono stati inclusi nel nuovo portale Magento 2 in quanto generati durante il processo di migrazione: ad esempio la gestione di nuovo ordini, le modifiche apportate da un utente la proprio profilo (indirizzo di spedizione/fatturazione). L’integrazione va quindi effettuata mediante aggiornamenti incrementali.
Una volta ultimato anche lo spostamento di questi ultimi dati, è il momento di mandare online il portale seguendo il seguente schema (riportato anche nell’immagine qui sopra): passaggio del portale Magento 1 in modalità manutenzione, arresto del tool di migrazione, avvio dei cron jobs Magento 2, indirizzare i DNS load balancer verso il nuovo hardware in produzione.
La guida dedicata a Magento 2 termina qui, prossimamente avremo certamente modo di approfondire altri aspetti legati alla piattaforma e-commerce (analisi dettagliata di Magento 2, procedura di migrazione nel dettaglio), restate quindi sintonizzati su Internet Post.