Linux Foundation si dedica periodicamente alla stesura di una lista delle migliori distribuzioni (in gergo distro) in base al caso di utilizzo. Ripercorriamo sinteticamente la serie di consigli che l’editorialista Jack Wallen ha pubblicato online iniziando dalla distro pensate per gli amministratori di sistema (sysadmin).
Stabilità e facilità di utilizzo sono i tratti distintivi di Debian (posizione #3 secondo Distrowatch.com)***, la distro suggerita a tutti i sysadmin. Secondo Wallen è la proposta più stabile del panorama Linux e questo la rende adatta a molteplici casi di utilizzo: desktop, server, testing, sviluppo.
Certo, occorre dedicare del tempo all’installazione delle applicazioni mancanti (rispetto ad alternative come Parrot Linux ha un parco software meno variegato) ed all’individuazione dell’ambiente desktop preferito (possibile scegliere tra KDE, LXDE, Cinnamon etc.) ma a parte questo per i sysadmin Debian è “un sogno che diventa realtà”.
In ambito server la distro suggerita è invece Ubuntu (posizione #4). Nonostante Red Hat Enterprise offra supporto commerciale di alto livello e sia in grado di assicurare assoluta stabilità ai clienti (si tratta della piattaforma più solida del mercato con quasi 2 miliardi di dollari di rendite), Ubuntu è riuscita ad imporsi diventando la più popolare nel cloud – inclusa la gestione dei container. Naturalmente anche Canonical offre supporto commerciale alle aziende interessate (Ubuntu Advantage).

Ambiente desktop LXDE
Lubuntu (#25) è la distro consigliata per la categoria “installazione su sistemi attempati”. Il pacchetto di installazione non riesce ad essere contenuto come quello di Puppy Linux ma l’OS ha una curva di apprendimento prossima alla zero e, grazie all’ambiente LXDE, risulta accessibile anche a coloro che provengono da altri sistemi (Windows/macOS).
I requisti di sistema sono un altro punto a favore della distro che si candida a dare una seconda vita a configurazioni di una decina o più di anni fa (Pentium 4 / Pentium M o AMD K8 + 512MB di RAM o 1GB di RAM per l’esecuzione delle app locali e di quelle legate ad internet come Youtube etc.).

Elementary OS
Elementary OS (#8) è la soluzione consigliata per i sistemi desktop. L’editorialista la preferisce all’acclamato Linux Mint (base Ubuntu) per via della maggior stabilità, facilità di utilizzo e dell’ambiente desktop unificato che si distingue dallo GNOME scelto da Canonical – Unity è stato per diversi anni l’ambiente predefinito di Ubuntu.
Linux From Scratch è la distro che primeggia nella categoria “qualcosa da dimostrare”, in riferimento agli utenti esperti che desiderano mettere alla prova le loro conoscenze/abilità. Per la precisione LFC non è una distro ma un progetto che consente di “creare” da zero (a livello di codice) la propria distribuzione personalizzata, personalizzandone ogni singolo aspetto.
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*** dati di gennaio 2018