Dopo il post dedicato alle distribuzioni Linux per l’ufficio e la produttività, è il momento di parlare di quelle più adatte ai server.
Come precisa lo stesso autore della lista pubblicata sul portale di Linux Foundation, i criteri di selezione sono stati studiati in modo da privilegiare la facilità di utilizzo (con alcune eccezioni) e la disponibilità di funzioni multiple, il che ha permesso di offrire una panoramica diversa dal solito – le distro comunemente associate al mondo dei server sono infatti Ubuntu Server, SUSE, CentOS, RHEL e Debian.
ClearOS
La lista si apre con ClearOS. I suoi punti di forza sono l’interfaccia intuitiva (accessibile via browser), l’installazione guidata (possibile scegliere il setup in base ai task da effettuare, al gruppo di app desiderate o vari template) e la buona dotazione di strumenti inclusi: firewall, sistemi di rilevamento intrusione (intrusion detection system o IDS), mail server, strumenti per il controllo dei domini e la gestione della banda. La distro è disponibile in tre versioni: ClearOS Community (gratuita), Home (per l’ufficio di casa) e Business (per le piccole e medie imprese, include anche un servizio di supporto).
Fedora Server
Fedora è una distribuzione che non ha bisogno di presentazioni e la variante Server non è da meno. Rispetto alle premesse iniziali, la distro si allontana dal dogma della semplicità d’utilizzo rivelandosi adatta ad admin di lungo corso ma compensando con una delle migliori dashboard sul mercato – il tool cockpit consente di dare un rapido sguardo a “risorse di sistema, log, storage, allo stato della rete ed interagire con account, servizi, applicazioni ed aggiornamenti” – e la possibilità di gestire praticamente qualsiasi tecnologia open source. Fedora richiede indubbiamente esperienza ed abilità per essere opportunamente configurata ma non deluderà gli utenti più esigenti.
NethServer
Un’altra soluzione consigliata alle piccole e medie imprese che mette a loro disposizione un ricco pacchetto: gestione dei certificati, mail server e relativi filtri, web server e filtri, firewall, Intrusion Protection System ed Intrusion Detection System, VPN, integrazione con NextCloud, Samba active directory controller integrato, transparent HTTPS proxy. A completare il tutto un’interfaccia web di facile consultazione, l’installazione rapida (1 clic) dei moduli aggiuntivi ed una maggiore flessibilità e potenza rispetto a ClearOS – il competitor più diretto.
Rockstor
Distro orientata a casi di utilizzo specifici come NAS (Network Attached Storage) e server cloud storage. L’interfaccia è semplice da configurare per gli admin e di facile utilizzo per gli utenti. Non mancano un’utile dashboard ed una serie di plugin adatti ad ogni esigenza, si va da Deluge e CouchPotato (per i circuiti bittorrent) fino ad OwnCloud (soluzione simile a NextCloud), MariaDB e GitLab CE.
Zentyal
Distribuzione basata su Ubuntu Server che ha esordito nel 2004. Può contare su una consolidata schiera di fedelissimi ed un buon numero di applicazioni (mail server, antivirus, gateway, server FTP, autenticazione SSO etc.), oltre ad una immancabile dashboard che raccoglie una serie di utili informazioni (utenti e gruppi, stato della rete, log, domini, DNS, firewall e molto altro). L’implementazione di nuovi moduli avviene in pochi clic da un’apposita sezione dell’UI (Software Management). L’editorialista sottolinea che Zentyal ha un “database” estensioni più piccolo rispetto a ClearOS e NethServer.
Fonte: 1.