Gli estimatori dell’ecosistema open source sanno bene che Linux può vantare una quantità inaudita di progetti, sperimentali e non, pensati per molteplici casi di utilizzo: nel post di oggi andremo a presentare una serie di versatili distribuzioni (in gergo “distro”) che si caratterizzano per le esigue dimensioni e gli altrettanto modesti requisiti hardware.
A chiunque voglia cimentarsi nel recupero di vecchi computer/portatili (che resterebbero altrimenti inutilizzati o destinati all’isola ecologica), nella copia di dati archiviati (magari su sistemi danneggiati o con un file system corrotto) o semplicemente salvaguardare la propria sessione di lavoro ed i propri dati su un computer pubblico (es: la classica postazione di un internet cafè), si consiglia di utilizzare una delle seguenti distro. Buona lettura.
Tiny Core
In soli 16 MB Tiny Core offre una CLI (interfaccia a linea di comando) ed un’interfaccia grafica in grado di gestire applicazioni di ogni tipo – che dovranno essere installate in un secondo momento (apposita icona presente sul desktop) tramite accesso ad Internet, inclusi eventuali driver.
Dalla pagina ufficiale dei download è possibile scaricare la variante minimale (detta Core, 11 MB, include esclusivamente la CLI) o quella più “voluminosa” (detta Plus, comprende i driver Wi-Fi e vari windows manager). Le risorse hardware sono molto abbordabili, la variante Tiny Core può essere eseguita da chiavetta USB su computer con “solo” 512 MB di RAM, valore che scende a 64MB se si opta per la Core. Da segnalare alcune incertezze nella renderizzazione dei siti internet più pesanti.
SliTaz
SliTaz è una valida alternativa a Tiny Core. Come il “collega” è infatti in grado di essere eseguito fluidamente su sistemi con 512 MB di RAM – se lanciato senza interfaccia grafica si accontenta di soli 64 MB di RAM, esiste addirittura una variante pensata per sistemi con un massimo di 24 MB di RAM. Tra i vari pacchetti disponibili (clic qui per la sezione download) si consiglia di partire da quello più bilanciato, il LiveCD – Rolling version, che in circa 50 MB mette a disposizione sistema operativo, interfaccia ed un buon assortimento di programmi (editor di immagini, browser, editor di testi etc.). Per i siti internet più complessi è opportuno affidarsi a browser come Midori, in grado di ridurre il carico di lavoro del sistema.
Nel caso in cui si vogliano installare programmi non disponibili nativamente su SlyTaz, è possibile ricorrere al comando tazpkg in grado di convertire i pacchetti delle altre distribuzioni in un formato consono all’ambiente SliTaz.
Porteus
La terza ed ultima distribuzione, Porteus, è la più voluminosa del gruppo, dai 270 MB ai 300 MB per la sola versione base, ma è in grado di offrire un’esperienza Linux “portable” senza compromessi. Lo spazio aggiuntivo è stato infatti sfruttato per migliorare al massimo l’usabilità e la fluidità – anche quando l’OS è caricato direttamente nella RAM di sistema.
L’elevato numero di programmi e di ambienti desktop disponibili può ovviamente far lievitare le dimensioni fin ad 1GB di spazio ma si tratta sempre di un valore contenuto rispetto alle distro classiche.
Fonte: 1.