La protezione di WordPress con reCaptcha

Nel precedente articolo abbiamo visto come proteggere i nostri form dati con il sistema di Google, reCaptcha, per impedire che si accumuli fastidioso spam all’interno delle caselle di posta collegate ai form o si rischi di compromettere gli script presenti sul nostro server.

I gestori di un CMS online, come WordPress, sono consapevoli che i commenti di spam all’interno dei loro articoli, soprattutto per blog molto avviati, possono divenire un problema tutt’altro che semplice da gestire. Google ha realizzato appositamente un plugin che consente di proteggersi da questo problema chiedendo l’inserimento del testo di verifica prima dell’inserimento di ogni commento. L’installazione del plugin può essere effettuata in pochissimi passi, seguendo la documentazione presente sul sito ufficiale di WordPress.org ed è una ottima soluzione anche nel caso in cui si decida di applicare reCaptcha al proprio network di blog creato con WordPressMU.

L’utilizzo del plugin è davvero immediato e consente di personalizzare i messaggi di errore da mostrare nel momento in cui il codice inserito non sia esatto. Da ricordare che l’utilizzo del plugin deve comunque prevedere l’attivazione di una chiave pubblica e privata all’interno del sito di reCaptcha, come visto nel precedente articolo (http://blog.hostingsolutions.it/379.php). Bisogna ricordare che il sistema reCaptcha è pensato anche per consentire l’utilizzo a persone non vedenti, potendo scegliere di ascoltare le lettere e numeri visualizzati per il loro inserimento di verifica.