La Blockchain e la sua utilità contro il Coronavirus

News-HS

Sono passati ormai più di tre mesi dall’esplosione della pandemia nel nostro paese, durante i quali si sono rese necessarie molte innovazioni che erano ormai in cantiere da anni e che sono tornate velocemente alla ribalta considerando anche il lungo lockdown che ne è conseguito.

Oltre allo Smart Working ed il Telelavoro, dei quali abbiamo diffusamente parlato in moltissimi articoli, in questi casi un grande aiuto può provenire anche dalla tecnologia Blockchain, che grazie alla sua natura decentralizzata e immodificabile ha la capacità di rendere più fluidi e molto più sicuri molti aspetti della vita quotidiana.

Un esempio potrebbe essere quello della didattica da remoto, che si è rivelata molto difficile da seguire e controllare dal punto di vista del rendimento scolastico degli alunni. In questo caso, creando piattaforme scolastiche basate sulla Blockchain che si adattino ai già esistenti programmi educativi. Queste piattaforme potrebbero dare la possibilità di attribuire agli alunni degli attestati di fine corso che dichiarino il completamento degli studi.
Questi attestati poi verranno integrati sulla Blockchain per avere un tracciamento esatto della formazione di ogni singolo studente e per capire quanto programma hanno completato durante i mesi di didattica da remoto.

Altro esempio è quello riferito all’emergenza sanitaria. Già da molto tempo prima della diffusione del Covid-19, molte aziende cinesi avevano iniziato ad utilizzare piattaforme basate su Blockchain per dare assistenza sanitaria a coloro che ne necessitavano con urgenza. Con la pandemia queste piattaforme hanno aggiunto anche il Coronavirus alla lista delle evenienze che giustificano l’accesso a questi strumenti. Così facendo, le persone sono riuscite ad avere aggiornamenti più rapidi sulle loro pratiche assistenziali, arrivando ad avere i risultati anche in pochissimi giorni.

La tecnologia Blockchain in questo caso ha aiutato in varie maniere. Innanzitutto per velocizzare il controllo sui pagamenti delle prestazioni e sulla ricezione dei reclami, ma soprattutto ha eliminato tutta la parte cartacea, visto che non è stato necessario portare nessun tipo di documento in nessuna struttura, portando a zero anche l’eventuale rischio di contagio. Cosa non da poco.

Un altro vantaggio a livello sanitario è quello di avere un contact tracing a rischio zero, proprio perché tutto automatizzato, continuamente aggiornato e con visualizzazione di dati in tempo reale. La piattaforma che ne è derivata è stata sviluppata dalla Johns Hopkins ed è la famosa dashboard che molti hanno controllato durante l’esplosione della pandemia.

Sempre a questo proposito, è stato proposto di passare sulla Blockchain tutto il processo di approvvigionamento di materiale sanitario degli ospedali, questo per ottimizzare le scorte in base ai dati sempre aggiornati sui contagi e sulle strutture con maggiore necessità.

L’ultimo grande esempio di utilità della Blockchain in un periodo così difficile è quello del credito. In Cina sono infatti state attivate anche piattaforme di monitoraggio delle erogazioni di credito e prestiti alle PMI che sono rimaste chiuse aiutandole a ripartire il più velocemente possibile. Questi strumenti spingeranno l’operatività delle aziende e la loro affidabilità in caso di ricezione di finanziamenti. Inoltre questi prestiti garantirebbero un maggior livello di guadagno all’azienda anche durante un periodo così difficile come quello della ripartenza.

Come abbiamo ampiamente visto in questi esempi, la Blockchain, così come tutti gli altri strumenti di Smart Working dei quali abbiamo parlato più volte su questo blog, può aiutare e dare un nuovo impulso alla ripartenza della società dopo il dirompente e brusco stop che si è riscontrato a livello globale. La sfida, però, è solo all’inizio ma c’è da aspettarsi che molte amministrazioni pubbliche e private implementino soluzioni simili o prendano in seria considerazione l’inizio di nuovi progetti di questo tipo.

 

Fonti: 1