IT Wallet: come funzionerà

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Abbiamo più volte parlato del futuro accentramento di tutti i documenti in formato digitale all’interno di un unico portale che, in Italia, prenderà il nome di IT Wallet, il portafogli del cittadino che arriverà verosimilmente prima di quello che sarà disponibile a livello europeo, l’EU Wallet.

Ricordiamo come lo strumento IT Wallet sarà un portale, accessibile con i già presenti metodi di autenticazione, nel quale verranno inseriti per ogni cittadino documenti riferiti all’identità, come ad esempio Patente di guida, Tessera sanitaria e Carta della disabilità. Tutte le novità delle quali andremo a parlare in questo articolo sono state approvate lo scorso 26 febbraio contestualmente alla discussione sul decreto PNRR. Gli altri documenti che in futuro potrebbero essere inseriti nel Wallet saranno la Carta d’Identità e la Tessera Elettorale fino ad arrivare potenzialmente anche ai titoli di studio.

Per accedere a IT Wallet basterà collegarsi alla già nota App IO, ovviamente in questo caso per i servizi pubblici, mediante l’utilizzo di SPID o credenziali CIE ed i documenti visualizzabili potranno essere utilizzati in alternativa a quelli cartacei nel momento del bisogno mantenendo la stessa valenza. I primi caricamenti di documenti potranno essere effettuati probabilmente già prima dell’estate ma solo per quel che riguarda la sola consultazione, mentre per l’utilizzo all’interno dei portali che richiedono la presentazione di documenti bisognerà attendere un po’ di più. Ancora non c’è niente di definito sulle aree accessibili mediante SPID e quelle accessibili mediante CIE, ma ci si aspetta che le aree più sensibili possano essere visitate soltanto utilizzando la carta d’identità elettronica, data l’importanza dei documenti da visualizzare. In questa cornice si inseriscono ad esempio i metodi di pagamento, che com’è noto sono strumenti particolarmente importanti per i cittadini ed in quanto tali meritano maggiori tutele e protezioni.

Come accennato, non c’è ancora una certa chiarezza sui tempi ma è lecito pensare che una versione di base del nuovo IT Wallet venga resa disponibile in estate e che per quella più elaborata bisognerà aspettare più a lungo, forse addirittura il 2025. Questi tempi, sebbene possano sembrare dilatati, mettono comunque l’Italia in prima linea per la creazione degli wallet digitali per il cittadino, un progetto che la UE porta avanti da tempo e che potrebbe non vedere la luce fino al biennio 2026-2028.

La centralità di IT Wallet, se non fosse ancora stato detto in modo chiaro, è il valore legale dato ai documenti in esso inseriti, che potranno essere utilizzati a portafogli ultimato sia personalmente che via internet, quindi mostrandoli dallo smartphone o autenticandosi con le proprie credenziali SPID o CIE anche ai portali privati che lo consentiranno. In questo scenario la App IO, che durante la pandemia è stata introdotta sia per il download dei green pass che per le notifiche della Pubblica Amministrazione oltre che per vari altri servizi come il cashback e il PagoPA. Questa applicazione verrà dunque integrata diventando sempre più grande ed in grado di contenere tutti i dati del cittadino. Adesso lo sguardo è quindi rivolto verso l’estate 2024, quando probabilmente arriverà la prima versione aggiornata di IO, per vedere se la direzione intrapresa è quella giusta o se sarà necessario aggiustare il tiro.

 

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