Un titolo scherzoso per una verità inquietante. La maggior parte dei clienti si preclude l’accesso ai sistemi cloud o ai sistemi di cloud storage, perdendosene così tutti i vantaggi, semplicemente perché preoccupati per la sicurezza dei dati.
Così, questi stessi clienti dimenticano che i provider di soluzioni cloud e cloud storage usano le migliori tecnologie di crittografia, sicurezza e backup dati oggi disponibili, liberando effettivamente l’utente da qualsiasi tipo di preoccupazione.
In questo modo, ad esempio, HostingSolutions, con la sua offerta di Storage, è capace di mettere al riparo da qualsiasi rischio anche i dati più sensibili o quelli coperti da segreto industriale. HostingSolutions distingue fra due tipologie di offerte, On-line Storage e Cloud Object Storage, le cui differenze sanno oggetto di un prossimo post.
Tornando alla questione sicurezza, si può affermare con certezza che gli stessi clienti, che guardano al cloud come a una falla nella propria sicurezza dati, in realtà ignorano o dimenticano alcune terrificanti cifre che riguardano i costi di riparazione o di data recovery che ogni anno bisogna affrontare proprio per mancanza di una gestione sicura dei dati conservati in locale, per mancanza di un piano di backup adeguato o di sistemi di sicurezza che veramente mettano al sicuro i propri file.
Il datastorage online Backblaze ha quindi pensato di diffondere un’infografica che riportiamo qui di seguito e che risulta molto esplicativa.
Infatti, mentre la prima parte dell’infografica riguarda prevalentemente alcune previsioni future per la crescita dei big data, delle connessioni a Internet, dell’accesso mobile e del consumo del traffico IP, la seconda parte, la più interessante, mostra come nel 2016 ogni household avrà circa 1.2 TB di dati nel cloud e solo il 64% degli utenti utilizzerà ancora le pratiche di local storage.
A fronte di questi dati futuri, viene stilato un report dei rischi che corre chi non utilizza un piano di online data. Secondo queste statistiche, attualmente il 93% degli utenti, proprio per timori legati alla sicurezza, utilizza ancora i sistemi di local storage. Peccato che il 35% degli stessi utenti non abbia mai effettuato un backup e che solo il 10% degli stessi abbia un piano di backup quotidiano attivo.
Così, per paure legate alla sicurezza, ci si affida al local storage, ottenendo però esattamente l’effetto contrario: circa il 48% dei businessman ha esperienza di perdita di dati in un anno e circa il 46% delle persone perde dati quotidianamente.
Di fronte a queste percentuali, si ha dei costi di riparazione e recupero dati che vanno dai 500 dollari per piattaforme mobile ai 1800 dollari per interventi su problemi fisici dei computer che detenevano i file in locale.
Tutto questo con una perdita di fatturato ogni anno di ben 26.5 miliardi di dollari all’anno, dovuti ai fermi IT per recupero dati.
Insomma, la sicurezza non è certo “local”!