Nessuno ci pensa mai, eppure l’architettura di un ufficio, le forniture necessarie e addirittura il suo mobilio e la sua disposizione dipendono fortemente dall’avanzata tecnologica e dalle modalità con cui si opera al suo interno. Anche il cloud, portando l’ufficio fra le nuvole, ridisegna spazi e luoghi di lavoro, in senso più moderno, più flessibile e a volte con un risparmio di non poco conto.
E’ quanto emerge da un’interessante ricerca condotta da Knoll, un’azienda che da oltre 75 anni è dedicata all’arredamento degli uffici e dei luoghi di lavoro con design moderno e ispirato alle nuove tecnologie.
Secondo Knoll, quindi, la diffusione del cloud computing e la velocità dell’innovazione tecnologica trasformerà ulteriormente i nostri spazi di lavoro.
Per arrivare a questa conclusione, Knoll ha seguito l’evoluzione tecnologica degli strumenti con cui si lavora, a partire dal 1900 fino ai tempi odierni.
Questo excursus, ben riassunto nell’infografica sotto riportata ed elaborata da Knoll, mostra come l’ufficio si sia trasformato di pari passo con l’introduzione dell’informatica e con la sua evoluzione: così se il primo computer richiedeva una stanza intera, l’avvento delle macchine da scrivere hanno dato vita a postazioni di lavoro conformate per tutti. La conseguente miniaturizzazione dell’elettronica e il diffondersi della tecnologia individuale (personal computer e via discorrendo) ha dato il via a postazioni riservate ai singoli dipendenti, che nel tempo sono andate anche a coniugare un design e un’ergonomia migliorata. Così, se prima le scrivanie erano riempite da monitor CRT di elevato volume e da cavi ingarbugliati che bisognava nascondere, ora l’avvento delle tecnologie LCD e LED e i sistemi senza fili (IR, Wireless, Bluetooth) lasciano maggiore spazio di lavoro all’utente.
Il cloud computing cambia il concetto di ufficio
Quanto appena detto è solo uno degli esempi di come la tecnologia cambia il posto di lavoro. Secondo Knoll, infatti, la diffusione del cloud computing porterà a una nuovo modello di ufficio, più flessibile e agile.
Gli operatori inizieranno a lavorare con dispositivi propri, come tablet e smartphone e anche in viaggio o a casa avranno a disposizione gli strumenti, le applicazioni, i documenti e i dati di lavoro su cui poter operare senza la necessità di essere seduti in una postazione intesa in modo tradizionale.
Così, la prima esigenza sarà di connettività: il lavoratore dell’era cloud porterà con sé la propria tecnologia, quindi ai nuovi spazi di lavoro chiederà sistemi plug&play, con prese di corrente elettrica per ricaricare i propri dispositivi, sistemi di connessioni senza fili alle risorse aziendali e quant’altro necessario per lavorare con i dispositivi mobili anche da postazione fissa. Allo stesso tempo non sarà più necessario pensare a una singola postazione per ogni dipendente o collaboratore: i lavoratori del cloud computing potranno decidere anche di operare in telelavoro e recarsi in sede solo quando necessario, evitando così di dover arredare una postazione ad hoc per ogni singola persona, con un vantaggio indiscutibile sui costi che l’azienda deve sostenere per gli arredamenti.
Insomma, il cloud computing rivoluziona il modo di lavorare e, di conseguenza, anche gli ambienti dove si opera, con notevoli risparmi non solo in ambito tecnologico, ma anche negli altri ambiti legati al business, come nel caso degli arredamenti da ufficio.