Cloud computing, l’era del 2.0 e le differenze con il modello attuale: flessibilità, scalabilità delle risorse, modello di pagamento e interfaccia utente
Una nuova generazione di cloud computing sta per profilarsi all’orizzonte? Sembrerebbe proprio di si, almeno stando alle dichiarazioni di uno dei provider di cloud computing internazionale più famoso al mondo. Il provider ProfitBricks ha infatti rilasciato proprio ieri un’infografica molto interessante con cui cerca di spiegare in modo molto semplicistico le principali differenze fra l’attuale modello di cloud computing, definito 1.0, e il modello che prenderà il suo posto in un futuro neanche troppo lontano, definito appunto cloud computing 2.0.
Secondo ProfitBricks, l’attuale modello imbriglia l’utente in una serie di restrizioni che non consentono la vera realizzazione del concetto più profondo di cloud computing e per questo c’è necessità di una rivoluzione che è già iniziata e che porterà proprio alla nuova generazione e a una nuova era delle risorse di cloud computing.
Cloud computing in cifre
Molto interessanti sono tutte le cifre riportate nell’infografica e relative allo sviluppo futuro dei servizi in modalità IaaS. Dopo una breve spiegazione di come funzionano le piattaforma IaaS (Infrastructure as a Service), si scopre che attualmente i servizi in modalità IaaS corrispondono al segmento in maggiore crescita nell’ambito del cloud computing pubblico. L’astrazione di infrastrutture IT quali server, storage e network offerti secondo il modello del pay-per-user crescerà a tal punto da raggiungere un tasso di crescita annuale composto del 41.3 per cento entro il prossimo 2016. Sempre entro questa data, il mercato globale del cloud computing pubblico raggiungerà i 24.32 miliardi di dollari di fatturato, con un’incremento del 42.6 per cento del settore di computing, del 36.4 per cento del settore di storage e del 31.5 per cento del cloud printing.
Cloud computing 2.0: le differenze con il modello attuale
Alla luce di queste importanti cifre, ProfitBricks mostra come i vari provider applicheranno importanti variazioni all’attuale modello di cloud computing, passando così dalla generazione 1.0 all’era del cloud computing 2.0.
Le differenze possono essere ben analizzate nell’infografica stessa, anche se le principali si concentrano prevalentemente nell’ambito della completa flessibilità delle risorse in termini dimensionali, alle quali verrà associata una maggiore possibilità di personalizzazione. Allo stesso tempo, verrà introdotto la flessibilità networking e una scalabilità delle soluzioni completa, non solo orizzontale, come garantito dall’attuale modello di cloud computing, ma anche in senso verticale.
A fianco a questi importanti cambiamenti strutturali verranno introdotte anche importanti novità nell’ambito del sistema di tariffazione e dell’interfaccia.
Infatti, secondo ProfitBricks la tariffazione non sarà più solo oraria, ma verrà conteggiata anche in minuti di utilizzo per cui gli utenti andranno davvero a pagare per il solo tempo reale di utilizzo delle risorse.
Allo stesso tempo, l’interfaccia utente sarà davvero molto semplice, a tal punto da portare la potenza del cloud computing nelle mani di un pubblico ancora più ampio, garantendo infinite possibilità di configurazione dei cloud server attraverso un’interfaccia facile da usare e soprattutto completamente progettata per un utilizzo e un controllo in modalità drag&drop.
Insomma, la nuova era del cloud computing 2.0 si annuncia ancora più interessante e ricca di possibilità di quanto ci si possa aspettare!