Appstore enterprise per i dipendenti aziendali: ecco come il passaggio dai server alle infrastrutture PaaS e IaaS rivoluziona il mondo delle aziende
Da SaaS Markets giunge un’interessante infografica dedicata agli appstore. Questi market applicativi, di cui si parla molto, sembrano essere destinati ai soli utenti finali, dimenticando in realtà un’importante target come quello aziendale. Il mondo delle imprese sembra infatti interessarsi agli appstore più di quanto si possa pensare e questo interesse sempre crescente sembra sia dovuto proprio ai dipendenti, che richiedono alle proprie aziende di poter accedere ai software business allo stesso modo con cui accedono ai propri software personali, senza limiti di tempo, di spazio e da qualsiasi dispositivo che sia connesso a Internet.
Iniziano così a diffondersi i primi appstore aziendali, meglio definiti con il termine di enterprise appstore, pensati proprio per rendere disponibili ai dipendenti tutti quei software necessari all’attività lavorativa quotidiana. Fino ad ora, tutti i tool business venivano distribuiti in modo unidirezionale verso i computer e i notebook dei dipendenti utilizzando costosissimi sistemi di networking e investendo parecchia liquidità monetaria in infrastrutture server di costoso mantenimento.
Con l’avvento del cloud computing, la diffusione delle forme di cloud privato e ibrido e l’emersione di una forma di cloud pubblico controllato da rigide policy, le aziende hanno scoperto di poter accontentare i propri dipendenti offrendo loro tutti gli strumenti software necessari con costi davvero moderati, proponendo un apposito appstore privato e dedicato.
Appstore aziendali: stime di forte crescita
Secondo le stime presentate nell’infografica proposta, il tasso di adozione da parte delle aziende di un enterprise appstore è del 30.4 per cento di anno in anno a tal punto che entro il prossimo 2017, 1 azienda su 4 sarà dotata di un apposito appstore dedicato ai dipendenti.
I fattori di crescita di questa rivoluzione sono sicuramente la diffusione dei dispositivi portatili fra i dipendenti aziendali, che inducono gli utenti a voler utilizzare applicativi sviluppati da terze parti per migliorare le proprie performance lavorative. D’altra parte, la necessità di controllare la sicurezza e la provenienza delle app spingerà sempre più aziende a sviluppare un appstore personalizzato, stringendo accordi strategici con partner opportuni.
L’avvento degli appstore aziendali consentiranno quindi non solo di controllare le fonti di provenienza delle app utilizzate a fini lavorativi e salvaguardare così la diffusione dei dati aziendali, ma consentiranno anche di potenziare le forze lavorative mobile, ridurre i costi hardware e software, migliorare la produttività dei dipendenti e sviluppare nuove opportunità di business.
Molte grandi aziende dai nomi noti si sono già organizzate con i propri appstore personalizzati e fra questi leader compaiono GE, Bloomberg e molte altre.
La diffusione del cloud computing in tutte le sue forme, quindi, non potrà che portare ulteriori vantaggi ai tempi di realizzazione degli appstore aziendali, tanto che si calcola che entro il prossimo 2018 oltre il 59 per cento delle grandi imprese di Asia e Australia saranno dotate di un appstore personalizzato, seguite dalle aziende di Stati Uniti (22 per cento) ed Europa (21 per cento). Inoltre, nel corso dei prossimi 12 mesi, ci si aspetta che oltre l’81 per cento delle grandi organizzazioni si rivolga ai professionisti del settore per rilasciare rapidamente uno store arricchito di app personalizzate e dedicate ai propri dipendenti.