Homepage internazionale e specifiche SEO: ecco le raccomandazioni Google per migliorare l’aspetto SEO della tua homepage anche in contesti internazionali
Può capitarti di dover curare l’aspetto SEO di un sito internazionale, che fornisce contenuti a utenti di paesi differenti e in lingue differenti. Le raccomandazioni di Google riguardo i siti internazionali consigliano di avere sempre i contenuti destinati a un Paese su una specifica URL, in modo da non creare problemi di indicizzazione. Differente è il discorso della homepage che da sempre ha caratteristiche di design un po’ più particolari rispetto alle altre pagine di contenuti presenti in un sito. Per la homepage, quindi, ci potrebbe essere l’opportunità di procedere in tre modi differenti e, per ciascuno di questi, Google consiglia un determinato approccio SEO. Analizziamo nel dettaglio i tre scenari.
Primo scenario: la homepage mostra a tutti gli utenti internazionali gli stessi contenuti
Nel primo caso, potresti decidere di progettare una homepage capace di servire contenuti disponibili a chiunque accedendo da una specifica URL, ricordando che tutte le localizzazioni dovrebbero viaggiare su URL separati. In questo frangente, puoi pensare di mostrare un avviso ai naviganti sulla tua pagina, dove rilevi il paese da cui l’utente si collega o la lingua del browser e consigli al visitatore l’URL più opportuna. Sarà poi l’utente a decidere se visitare la sua homepage specifica o se restare sulla pagina già raggiunta.
Questo è il caso di Amazon: ogni localizzazione risiede su URL differente e quando ci si collega a una localizzazione da un altro Stato, il sito mostra un avviso, ma non obbliga il redirect.
Dal punto di vista SEO, non c’è nulla da fare, in quanto Google è già in grado di associare le localizzazioni agli utenti che effettuano le ricerche sul motore.
Secondo scenario: homepage con selettore
L’altra alternativa è che la tua homepage si trasformi in un selettore di versione, ossia proponga differenti link alle differenti versioni del sito, ognuna localizzata per lingua o Paese. È il caso di H&M che sull’URL www.hm.com propone una scelta regionale. In questo scenario, dal punto di vista SEO, devi ricordarti di usare le annotazioni rel=”alternate” hreflang=”x” che servono per indicare al motore di ricerca Google che la pagina non appartiene a nessuna lingua in modo specifico, ma è semplicemente un selettore di versione.
Terzo scenario: redirect automatico sulla homepage corretta
Un’ultima opportunità è il redirect automatico verso il contenuto HTML più corretto, a seconda del Paese a cui appartiene l’IP di collegamento e della lingua impostata nel browser. Puoi realizzare questo redirect in modo dinamico o utilizzando la clausola 302 di redirect server-side. Anche in questo caso, per il SEO devi ricordarti di usare le annotazioni x-default rel-alternate-hreflang sulla homepage/pagina generica, anche se si tratta di una pagina che fa redirect e non è accessibile direttamente agli utenti.
Inoltre, devi anche provvedere a redirezionare gli utenti che non dispongono di una loro versione specifica, traghettandoli verso una versione internazionale, in inglese o in un’altra lingua. L’ideale è comunque mostrare il contenuto più opportuno a ciascuna categoria di utenza.
Alcuni consigli sulle annotazioni rel-alternate-hreflang
Di seguito un piccolo promemoria sull’uso delle annotazioni rel-alternate-hreflang:
- indipendentemente dallo scenario scelto, ricordarti che le pagine devono essere avere il riferimento all’annotazione rel-alternate-hreflang;
- ogni versione del sito deve essere sempre accessibile ai bot di Google;
- permetti sempre all’utente di cambiare lingua e versione del sito che sta guardando, ad esempio con un menu a tendina;
- conferma le annotazioni rel-alternate-hreflang fra le differenti pagine e homapage, linkandole le une alle altre;
- autoreferenzia sempre le annotazioni;
le annotazioni devono essere specificate solo all’interno dell’header HTTP o della sezione head del codice HTML o nella sitemap.