Il nuovo datacenter dinamico con architettura cloud

Alcuni sanno già di cosa parliamo quando scriviamo cloud computing, altri stanno iniziando a conoscerlo solo ora. Un servizio di cloud computing è basato su un data center dinamico, dallo storage, ai server fino alla connettività.

Il nostro data center che utilizziamo ormai da 10 anni è all’interno della nostra sede aziendale: per far si che potesse rimanere qui abbiamo investito negli scorsi anni principalmente sul fronte energetico e connettività. Per rendere il data center ridondato dal punto di vista dell’alimentazione, abbiamo sostenuto gli scavi necessari per collegarlo in fibra ottica e assicurarci così la prima componente necessaria a renderci dinamici, poter affrontare nuove richieste di banda e consumi (del tutto normali oggi, assurdi fino a pochi anni fa) senza dover ritoccare la nostra infrastruttura, ma semplicemente ampliandone la capacità. Quindi teniamone nota, primo passo verso la dinamicità, una propria rete interna, con networking di proprietà e collegamenti ridondanti in fibra ottica.

1) Fibra ottica e banda: possiamo scalare verso l’alto con una ottima capacità di assorbire picchi di richieste.

A questo si aggiunge però la necessità di progettare una struttura dinamica anche sul fronte hardware, e qui entrano in gioco tre diverse strategie: Server, Storage e Software. Nel primo caso abbiamo scelto server Dell in formato rack, configurazioni standard per le quali abbiamo assistenza on-site garantita, tutti con processori quad-core, in modo da poter sopportare anche carichi non comuni. La necessità di avere server standard, ridondati è del tutto normale nei data center che utilizzano poi la virtualizzazione, come nel nostro caso: il magazzino deve sempre essere rifornito per un cambio rapidissimo in caso di guasti e soprattutto la necessità di avere nodi uguali per ridurre al minimo la possibilità che si presentino problemi di compatibilità. Storage, noi ci siamo affidati ad apparati Sun, di casa EMC e NetApp che ci garantiscono la possibilità di ridondare tutta l’infrastruttura e fornire una maggiore garanzia sui dati, sia che questi siano inerenti le nostre macchine virtuali sia che siano inerenti lo shared hosting o servizi come la posta elettronica.

Sul fronte software infine abbiamo scelto VMware per rendere dinamico il nostro data center, vSphere è l’ultima versione presente di quello che viene definito un sistema operativo per la cloud, e non a caso è anche alla base del nostro ultimo servizio di Cloud VPS. vSphere consente una gestione completa della virtualizzazione a livello di server, storage e rete. Questo ci spinge ad utilizzare sempre più questa piattaforma per ridondare tutti i servizi offerti: già oggi questi sono suddividi per “aree”, abbiamo macchine dedicate a MySQL, macchine dedicate alla posta elettronica, macchine dedicate alla sola erogazione del servizio web.

2) Server rack con caratteristiche e componenti standard
3) Storage ridondato su rete fiber-channel: prestazioni e possibilità di ridondare qualsiasi servizio dal punto di vista dei dati
4) VMware vSphere: la piattaforma di virtualizzazione che funziona da enabler per i servizi cloud, con gestione delle risorse in maniera dinamica. Se aggiungiamo un server in tempo reale alla nostra infrastruttura, o un nuovo storage pool, questo viene automaticamente “inserito” all’interno dei servizi ed è pronto a espandere le capacità del data center.

E’ altretanto importante avere assistenza e tecnici presenti 24/24, un passo decisivo per qualsiasi compagnia che intenda offrire servizi di alto livello nel campo hosting. Questa completa di fatto la nostra corsa nel cercare di avere una infrastruttura dinamica.